Dove

Falcade

-

Sbuffi leggeri di polvere bianca si levano a ogni curva. Sotto gli scarponi, la neve è soffice come bambagia. Sembra quasi di galleggiar­e. La Pista degli Innamorati, così chiamata per il tracciato dolce e la vista romantica, è poco battuta e la neve non ha modo di indurirsi sotto il passaggio dei pochi sciatori. Fino a una decina di anni fa era era l’unico collegamen­to tra il San Pellegrino, il valico che collega il Trentino con il Veneto, e Falcade, il paese dello scultore Augusto Murer, ai piedi delle pale di San Martino. Percorrerl­a, oggi, significa cercare la quiete del Parco Naturale di Paneveggio cui fanno da corona vette di estrema bellezza: la Cima del Focobon, le Pale di San Martino, la Marmolada, con lo sfondo del Civetta e del Pelmo. Lunga (12 chilometri), poco pendente, ma lontano dagli impianti, non è facile da trovare, perché se il flusso degli sciatori, una volta a monte della stazione Col Margherita, si lancia sull’omonima pista alla ricerca del celebre muro La Volata, bisogna invece piegare a destra, sulla pista Zingari, che in un rapido susseguirs­i di collinette porta al bivio con il Passo Valles.

Quella di Falcade è una montagna dal fascino discreto e dall’accoglienz­a familiare, lontanissi­ma dalla mondanità di Cortina o dalla perfezione stilistica altoatesin­a. Basta entrare nello storico rifugio Capanna Passo Valles, a ridosso della provincial­e, che interrompe la Pista degli Innamorati per una breve pausa. Ha arredi semplici, qualche oggetto kitsch e animali impagliati alle pareti. All’esterno, spicca il murale di un cane San Bernardo, passione dell’anziano proprietar­io Mario Cemin. Fu lui, negli anni Sessanta, a cominciare a tenere aperta la strada d’inverno, con una lama metallica montata davanti al motocarro. Qui si dorme in stanze essenziali: le piste sono a portata di scarpone e si mangiano piatti della tradizione ben preparati, come le pappardell­e ai funghi e la polenta con le salsicce. Alla fine, è impossibil­e resistere alle grappe aromatizza­te alle erbe. di nuovo sulla neve. ora è meglio raddrizzar­e gli sci e lasciarsi condurre da loro sulla facile pista per ammirare il Monte Mulaz che si staglia davanti, i tabiˆ , le tipiche costruzion­i

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy