A misura dÕuomo
una città-giardino, per contrastare gli effetti di un’industrializzazione e di un’urbanizzazione abbrutenti risale alla metà del XiX secolo, in inghilterra. ne furono edificati esempi nei dintorni di Londra, agli inizi del ’900, a Roma negli anni Venti e successivamente in varie città europee. Ora il concetto di città ideale, che aveva affascinato anche Le corbusier, in tempi e con tecnologie ben differenti viene ripreso in cina, a chengdu, dove, nel distretto di Tianfu, si sta costruendo Great City, una città-satellite fantascientifica. il progetto, firmato da Adrian Smith + Gordon Gill Architecture, studio internazionale con uffici a chicago e Pechino (smithgill.com), è basato su un approccio di design olistico e integrato, secondo una filosofia definita “contestualismo globale ambientale”. il che significa architetture sostenibili, energeticamente efficienti, immerse nel verde. great city ospiterà circa 30 mila famiglie, per un totale di 80 mila persone, tra edifici residenziali, uffici, aree verdi, servizi, infrastrutture. Tutto sarà raggiungibile a piedi in circa 15 minuti, eliminando la necessità di spostamenti in auto. “il progetto risolve la relazione tra altà densità urbana e sviluppo sostenibile”, dice adrian Smith. Oltre il 60 per cento dei circa 325 ettari a disposizione verrà conservato per agricoltura e spazi aperti. “Per questo motivo abbiamo disegnato una città in altezza, che abbraccia il paesaggio”. dello stesso studio di architettura è anche il progetto, in realizzazione, di una
nel distretto di dongcun, tutta superfici riflettenti, in uno slancio verticale di 468 metri. un concentrato di efficienza energetica per un’offerta di classe a, tra uffici, hotel, abitazioni, in stile compatibile con i dettami del FengShui. Tecnologia e modernità senza dimenticare la tradizione.