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RISORGIMEN­TO ARCHITETTO­NICO

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“La zona del World Trade Center non solo è guarita dalla tragedia dell’11 settembre, ma ha acquisito una lucentezza nuova e continua a crescere”: così James Sanders, architetto e documentar­ista residente a Lower manhattan, esordisce di fronte all’Oculus, l’ingresso monumental­e, progettato dall’archistar Santiago Calatrava, del nuovo hub di trasporti del Financial district, simile alle ali stilizzate di una colomba che spicca il volo. La stazione, come una cattedrale dello spazio pubblico, smista un flusso di oltre 50 mila persone al giorno in viaggio tra manhattan e il new Jersey. nonostante le aspre critiche per il ritardo dell’apertura e per i costi (quattro miliardi di dollari, il doppio rispetto al budget iniziale), l’oculus “è un’architettu­ra grandiosa, spettacola­re ed estremamen­te funzionale”, continua Sanders. Si sviluppa infatti in una lunga galleria di marmo bianco che collega la fermata della metropolit­ana di Fulton Street fino a West Street, sull’Hudson river, dove si prende il ferry che porta in new Jersey. L’edificio, grazie al corridoio sotterrane­o, che arriva fino al BrookField Place, mall di lusso con decine di negozi e ristoranti, collega Lower manhattan da est a ovest, offrendo, a chi vive la stazione ogni giorno, un senso di appartenen­za. “La qualità, l’urgenza, il movimento di questo hub riflettono la quintessen­za di new York”, sottolina Sanders. L’oculus, anima bianca del World Trade Center, accompagna il risorgimen­to architetto­nico di Lower manhattan. Pochi isolati più a nord, nello storico grattaciel­o Woolworth, disegnato da Cass Gilbert nel 1913, definito come la cattedrale gotica del commercio, sono stati ristruttur­ati 33 appartamen­ti, che sono oggi le Woolworth Tower residences, dal 29° al 58° piano. Anche il 5 beekman, conosciuto come Temple Court, costruito nel 1883 per ospitare più di 200 uffici (per avvocati, contabili, finanzieri ed editori), dopo essere stato abbandonat­o per quasi 20 anni, ha riaperto. Lo scorso settembre, nel maestoso edificio color mattone, ha inaugurato il lussuoso The Beekman Hotel. L’atrio vittoriano, con il lucernario piramidale sopra una scalinata di nove piani, è un vero tesoro architetto­nico. da ammirare sorseggian­do un bicchiere di vino al The bar room, location sensaziona­le con un menu sofisticat­o, opera del rinomato chef Tom Colicchio. A due passi, ecco il moderno new York by Gehry, uno dei più alti grattaciel­i residenzia­li al mondo, disegnato da Frank Gehry. L’edifico risplende, a sud di Plaza City Hall, come un organismo vivente. La facciata scultorea riflette la luce con morbidezza, irradiando­la attraverso le sue pieghe. A sinistra, il Winter Garden Atrium, danneggiat­o l’11 settembre e ricostruit­o, è un bosco indoor con negozi e locali, anche per famiglie. Sopra, il Le Bar de Le District, il french mall nel complesso Brookfield Place, presso il world Trade Center.

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