Dove

Buoni sapori e grandi eventi

-

LOMBARDIA Una sigla, Erg (Regione Europea della Gastronomi­a 2017), che coinvolge la Lombardia orientale e quattro province: Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, uno dei territori italiani con la più alta concentraz­ione di prodotti alimentari certificat­i. Quattro città che hanno fatto rete per promuovere le loro eccellenze gastronomi­che, dalle paste ripiene ai salumi, dai formaggi ai pesci di acqua dolce. Secondo la World Food Travel Associatio­n è proprio la ricerca della buona tavola a muovere il 49 per cento dei turisti di tutto il mondo. Sul sito eastlombar­dy.it si trovano informazio­ni continuame­nte aggiornate su itinerari (anche d’arte), specialità tradiziona­li, cultura gastronomi­ca e dritte per scegliere a colpo sicuro ristoranti, trattorie, botteghe, alberghi, agriturism­i. Ed eventi nel corso di tutto il 2017, che non si rivolgono solo ai gastronaut­i. In programma grandi appuntamen­ti musicali, come le celebrazio­ni per i 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi a Cremona (marzo-dicembre) o le Trame sonoredi Mantova (maggio-giugno). Fra le mostre, da citare IMaestride­lPaesaggio, a Bergamo (settembre), e Genovesino, ungrandepi­ttorenella­Cremonaspa­gnola delSeicent­o(settembre-gennaio). 1. Il complesso

monastico di Polirone, un vero tesoro della dell’arte lombarda.

2. Fernando Aldigheri, della Locanda delle Grazie: tutto fatto a mano, dalla sfoglia

per i tortelli ai grissini alla zucca. 3. Il vero salame cremonese 3TTT (tipicità, talento,

tradizione) dell’Enoteca

Cremona. 4. Agriturism­o

Le Origini: bevereinve­n, vino versato in tazza, secondo l’usanza dei

contadini. 5. L’Osteria da Bortolino, sul Po. salvia. “Felicità, tipicità e innovazion­e”: così Robert Tudor, uno dei soci, definisce la filosofia dell’agriturism­o. Innovazion­e forse nel modo in cui sono presentati i piatti. Poi ci si ritrova a bevere in ven, il Lambrusco versato in tazza come facevano i contadini. e al goccio di Lambrusco da aggiungere nella scodella del sorbir agnoli in brodo, com’è chiamata la celebre ricetta.

Il tempio della pasta fresca? È sulla riva sinistra del Po, a viadana, il laboratori­o di Annamaria Boni, dove si entra con un camice, dove bisogna prenotare per non venire fin qui e restare a mani vuote. Paste tradiziona­li come i blisgon, tortelli di zucca, mostarda di mele, amaretti da condire con sugo di salsiccia. e nuovi abbinament­i: con provolone valpadana Igp; verza e salamella mantovana; caprino fresco e mostarda di zucca da mangiare con burro fuso e zenzero grattugiat­o. Prima di lasciare il Mantovano si fa tappa sul fiume, Da Bortolino, osteria iconica ed erede di una trattoria secolare sul ponte di barche dove il Po segna il confine con l’emilia. Le specialità? Polenta con spalla cotta, tagliere di salumi e formaggi, passatelli in brodo.

viandanti verso Cremona, ci si ferma a Castelponz­one, uno dei Borghi più Belli d’Italia, per i portici e gli strettini, vicoli secondari sul retro delle case dove un tempo lavoravano falegnami e i cordai. Mestiere perduto, quello

 ??  ?? IL CIBO È CULTURA
1
IL CIBO È CULTURA 1

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy