I N FAMIGLIA: TRENTINO
Piccoli sciatori crescono. Sulle Piste di Peio, in Val di Sole, il divertimento è assicurato. Anche per gli adulti
Sulle piste di Peio, in Val di Sole, il divertimento sulla neve è assicurato. E nell'area protetta dello Stelvio si incontrano i caprioli, si va in carrozza, si impara a fare il formaggio e ci si tuffa nelle acque termali
“Guariranno? Torneranno liberi?”, chiede Maria, cinque anni, guardando i caprioli che hanno trovato rifugio nell’Area Faunistica di Peio, ai piedi delle piste da sci. “Certo. Questo non è uno zoo”, risponde Ivan Callovi, responsabile della didattica del Parco Nazionale dello Stelvio. “È un luogo dove si aiutano gli ungulati feriti o isolati”. Creature della montagna che, per la gioia dei bambini, si possono osservare da vicino, scoprendone le abitudini, stupendosi della loro capacità di adattarsi all’inverno. Pejo 3000, la località sciistica della trentina Val di Sole, non offre solo baby park e tapis roulant per le prime prove con gli sci, oltre a ottime discese per i loro fratelli più grandi o per i genitori. Ciò che rende questo spicchio di Dolomiti a nordovest di Trento, a 40 minuti d’auto da Madonna di Campiglio, una perfetta meta bianca per famiglie è, soprattutto, la natura di una delle prime aree protette create in Italia, parte, con i contigui Parco Nazionale Svizzero e Parco Regionale dell’Adamello, di uno dei più vasti sistemi di tutela ambientale dell’arco alpino. Un eden d’altura ricco di vita e di scoperte anche nel pieno della stagione fredda. Le sorprese iniziano da Peio (o Pejo, come si trova scritto spesso nelle indicazioni turistiche), borgo accucciato sotto le alte pendici del Monte Vioz che, con le sue case tradizionali, le vie strette e i masi abbarbicati sul versante soleggiato, sembra uscito da una cartolina del secolo scorso. Una sensazione di ritorno al passato che si ritrova scendendo sulla ventina di chilometri di piste del comprensorio, dove le lamine scivolano su