AFFITTARE PER L'ESTATE
Profumo di Sicilia. Ville con giardino e dimore di campagna: 12 occasioni fra Ragusa, Noto, Siracusa, a poca distanza dal mare
Vedete questo giardino di limoni? Sembra già di sentirne l'essenza… È una delle sorprese scovate dai nostri inviati nell'isola, alla ricerca di occasioni da affittare per l'estate. Ecco le proposte migliori nella campagna fra Ragusa, Noto, Siracusa
sole, mare, arte, gastronomia e un senso spiccato per l’ospitalità. anche quest’anno la Sicilia è fra le mete più ambite da chi programma una vacanza. Secondo elaborazioni dell’osservatorio Turistico della regione su dati istat, l’anno scorso l’isola ha registrato 4,7 milioni di arrivi, con una crescita delll’8,2 per cento rispetto al 2016 (4,4 milioni). il Rapporto sul Turismo 2017, curato da Unicredit in collaborazione con il Touring Club italiano, ha evidenzito come il turismo, oltre a essere un settore rilevante nell’economia siciliana, abbia ancora grandi potenzialità e margini significativi di crescita. anche una ricerca dell’Università degli studi di Bergamo e della World Food Travel association colloca l’isola al secondo posto, dopo la puglia, tra le mete più ambite per il turismo enogastronomico. il mercato delle case in affitto per le vacanze muove un giro d’affari di 400 milioni di euro, che catalizza sull’isola il 15 per cento degli investimenti esteri in italia, secondo Scenari immobiliari (istituto indipendente di studi e di ricerche). proprio in vista dell’estate, o dei ponti di primavera, siamo andati alla ricerca di occasioni per chi cerca una casa da affittare. dopo l’articolo pubblicato su Dove di marzo ( Salotto all’aperto), che conteneva una selezione di ville e casali da affittare nelle Madonie, questo mese proponiamo la zona fra ragusa, Noto e Siracusa, con una piccola digressione più a nord, versoTaormina e acireale. Sono case fuori dai circuiti più battuti: gli indirizzi migliori infatti spesso si nascondono nell’entroterra, tra colline costellate di muretti a secco, carrubi, olivi e vigneti, con il mare a breve distanza di automobile. ecco 12 proposte di qualità, da affittare in coppia, con la famiglia, con un gruppo di amici.
castelli e storie di Feudi
Un risveglio nel verde, una colazione con le marmellate della vicina fattoria, le letture all’ombra di un mandorlo, l’emozione del Barocco, da scoprire a Noto e a Modica: privilegi da godere insieme a chilometri di dune lavorate dal vento, con baie, promontori, torri, tonnare, borghi di pescatori. È la magia di Il Ritiro dello Scrittore, dimora di Chiaramonte Gulfi, nella campagna ragusana, a 550 metri d’altitudine. “la nostra è una casa meditativa, isolata, non per tutti”, dice Roberta Corradin, giornalista e scrittrice, sposata con antonio Cicero, siciliano doc e chef, trasferitasi qui da Milano. la coppia affitta per brevi periodi l’abitazione. “la mettiamo a disposizione per qualche settimana nella stagione più calda, quando siamo occupati con il nostro ristorante Il Consiglio di Sicilia, a Donnalucata”, spiega Corradin. “È ideale per una coppia: ci sono ampi spazi fra gli ulivi, tanti libri e una vecchia stalla, non del tutto restaurata, ma perfettamente agibile, dove un artista, per esempio, può dipingere in tranquillità. Si tratta
di una casa che trasmette benessere interiore, come dicono alcuni nostri ospiti”. il mare, quello con i colori intensi di fronte all’africa (ci si trova nel lembo di terra più a sud d’europa), è a mezz’ora d’auto: si arriva a Punta Braccetto, con la sabbia bianca e gli scogli piatti. intorno, ecco Donnalucata e Puntasecca, la Sicilia cara allo scrittore andrea Camilleri, interrotta qui e là dalle spiagge candide e dalle costruzioni in pietra bianca. in una strada aperta di campagna, verso il Castello di donnafugata, Tenuta Cammarana è un antico casino di caccia nobiliare trasformato in country house da Silvia Lapadula e Giuseppe Pulvirenti, che stanno ristrutturando anche due casette indipendenti. “Saranno pronte a metà estate; abbiamo dato loro già il nome”, dice Silvia lapadula. “Saranno Le Fagianiere, rifugi ideali per le coppie”.
Sapore di Stelle
le facciate dei palazzi barocchi e i balconi in ferro battuto sono elementi architettonici ricorrenti in questa zona, dove si arriva con facilità atterrando sia a Comiso, sia a Catania. Questa è anche una zona di tradizioni gastronomiche importanti. Un nuovo indirizzo si trova a Ragusa Ibla: I Banchi è il bistrot che Ciccio Sultano, due stelle Michelin, ha aperto in collaborazione con peppe Cannistrà. il locale, centralissimo, affacciato su una via abbellita da oleandri, sorge nelle ex stalle di Palazzo Di Quattro, tra le mangiatoie in pietra e l’abbeveratoio, ed è anche panificio, caffè ed enoteca: alta cucina, ma dall’accoglienza informale. di fronte, c’è la Chiesa della Santissima Annunziata, anticamente tempio di diana, poi moschea, sinagoga e infine luogo di culto cattolico.
“Non solo quiete e verde: voglio offrire agli ospiti anche un’esperienza autenticamente siciliana, dove il relax della vita di campagna si accompagna alla riscoperta dei sapori”, afferma Sebastiano Sirugo, che gestisce le case di alcuni amici. “per gli ospiti organizziamo giornate di pesca in barca, escursioni in mountain bike o a cavallo”. Sirugo si occupa di proprietà perfettamente ristrutturate, con arredi di design e modernariato, come Casa Opuntia, vicino a Noto, progettata da un architetto, con piscina, cucina a vista e un grande giardino curato, e Villa Cozzo Tre Venti, a picco sul verde della campagna tra Noto, Portopalo e l’Oasi di Vendicari, dove la tonnara è sovrastata dalle torri d’avvistamento di epoca sveva-
normanna. per una nuotata si scende alla spiaggia di Calamosche: sabbia dorata e leggera, acqua limpida, popolata da ricciole, cefali, saraghi. per la sera, aggiunge Sirugo, “basta scendere verso Noto per trovare locali come Anche Gli Angeli, aperto dalla prima colazione alla cena, con musica dal vivo il venerdì e il sabato, o la Cantina Modica di San Giovanni, dove solo l’antipasto siciliano vale una cena”.
spiagge, vigne e palazzi
in questa terra nascono prodotti d’eccellenza che arrivano sulle tavole di tutta italia, come la bottarga, il pomodoro di pachino igp, il pesce spada, il ragusano dop, uno dei formaggi più antichi della Sicilia, dal sapore aromatico e leggermente piccante. Tutti ingredienti utilizzati al Dammuso di Noto, ristorante del simpaticissimo Giò Baglieri. in cucina ci sono la mamma, Corradina, che tutti chiamano N’Tina, e la moglie Simon: in tavola fanno arrivare tunnina a cipuddata, ovvero il tonno con cipolla e peperoni, o i maltagliati con melanzane e pesce spada. di fronte al locale è stata inaugurata da poco La Bottega del Dammuso, perché, come spiega Baglieri, “tutti a fine pranzo chiedevano dove comprare i prodotti che ave- vano appena gustato”. Così si può fare scorta di salsa al pomodoro, marmellate, pesce spada sott’olio, capperi e vino. da mangiare magari in compagnia, sotto il pergolato di Villa Orto, verso Avola, ideale per un’estate con gli amici, conservando ciascuno la giusta intimità, visto che c’è una dépendance. per vacanze di gruppo o in famiglia si possono scegliere anche Le Casuzze e La Balza, due abitazioni con arredi raffinati, grande giardino e piscina privata, sopra Noto.
dalle ampie vetrate e dal portico con cannucciato la vista spazia su ulivi, mandorli, carrubi. a Noto, dietro alla cattedrale, Palazzo Gagliardi è un boutique hotel con sole dieci stanze inaugurate due anni fa dai fratelli Corrado, Nicola e Costanza Messina. la prima colazione, servita in giardino, è preparata da angelica Skouluda, governante e cuoca che porta in tavola torte appena sfornate e ricotta calda.
Nell’entroterra ragusano c’è la tenuta di campagna della famiglia Antoci, proprietaria da quattro generazioni. “in estate non c’è bisogno di aria condizionata: i muri sono spessi e la sera in terrazza c’è un piacevole refolo di vento, oltre allo spettacolo del sole che scivola sulla campagna e la colora di rosso fino al mare di puntasecca”, spiega Amalia Antoci, proprietaria, con
la sorella Marina, di Villa Le Tortore e della Casa del Poeta. intorno, asini, mucche, carrubi, campi di foraggio. Non è raro che nel tardo pomeriggio qualche ospite prenda un litro di latte di mucca appena munto dal contadino. antoci accoglie gli ospiti di persona, con un cannolo zeppo di ricotta e una mappa dei luoghi che lei ama e degli indirizzi che consiglia: spiagge, come quella detta “degli americani”, a 12 chilome- tri, chioschi per un aperitivo, trattorie e botteghe di specialità alimentari. da segnare in rubrica anche il telefono di Kalura (kalura.org), un’associazione naturalistica che organizza escursioni a piedi per gruppi e famiglie, o il recapito di Maria Grazia Attanasio, che programma trekking verso l’alcantara e l’etna (cell. 349.00.66.309, info.panoramasicilia@gmail.com).
Con i suoi 3.330 metri d’altitudine, a’ muntagna,
come lo chiamano qui, è il vulcano attivo più alto d’europa e i terreni intorno, aspri e neri, perché di origine lavica, sono diventati una sorta di eldorado siciliano per la produzione di vino. le grandi escursioni termiche, la ventilazione, gli antichi vigneti tra nerello mascalese e carricante, hanno attratto in questa zona importanti vigneron, che producono etichette ormai conosciute in tutto il mondo.
Loft e case grandi firme
Colpita dai panorama struggenti e dal carattere dei siciliani, si è trasferita in questa zona Denise du Chene du Vere, 60 anni, origini francesi, viaggiatrice, con casa a roma e parigi. a Castiglione di Sicilia, un borgo scolpito nella roccia a 630 metri d’altitudine, ha comprato e ristrutturato tre piccoli immobili accanto al Castello di Castiglione per rica-
varne la Dimora del Castelluccio. “Mi ha stregato il luogo e, caparbiamente, ho unito tre case antiche, che ho ristrutturato e arredato come piaceva a me, con oggetti di design, marmo, grandi divani e bagni che sembrano piccole Spa. l’isolamento è un lusso: chi cerca mondanità la trova a 20 minuti di automobile a Taormina. al mattino faccio colazione in terrazza guardando in faccia il vulcano, proprio come i miei ospiti, che sono trattati da amici”. Scendendo di nuovo verso Acireale si incontra Villa Idda, abitazione in stile loft, con ballatoio e vetrate aperte sull’etna. la casa è incastrata nella riviera dei Ciclopi, la costa lavica e scoscesa, che qui chiamano sciara, del mare ionio.
Bisogna tornare verso avola o vendicari per ritrovare la Sicilia colore dell’oro, tra campi di grano a perdita d’occhio e carrubi. Sul mare infinito dell’Oasi di Vendicari, spezzato da distese di ulivi e bouganville, si aprono la Casa Verde e quella Bianca: in entrambe c’è il tocco d’artista della proprietaria, la stilista luisa Beccaria, che ha curato ogni particolare, compresi i pergolati, con le piante rampicanti e l’uva, dove riunirsi a colazione al mattino. il vero spettacolo è al tramonto, quando il sole incendia le acque dell’oasi e si tuffa nel mare, mentre un airone cinerino o una garzetta bianca volteggiano nel cielo.
risalendo verso nord la strada conduce ad Avola, conosciuta per la mandorla pizzuta e il vino Nero d’avola. Tra le case disseminate lungo i pendii c’è La Tannura di luigi pau, un sardo trasferitosi in Sicilia tanti anni fa. “per me questa casa di campagna era troppo grande, così l’ho divisa in tre miniappartamenti affacciati su un’unica corte, ideale punto di partenza per una gita a Siracusa, che è a 20 chilometri, o per un tuffo nei laghetti di Cava Grande del Cassibile, un paradiso a otto chilometri da qui. anche il mare è vicino: la spiaggia del Gelsomineto, con a ridosso una pineta, è a soli tre chilometri. io non so cucinare”, conclude sorridendo, “ma se gli ospiti fanno la pasta io posso dedicarmi, da buon sardo, al barbecue”. intorno, solo zinziare di merli e canto dell’upupa. e niente stress da case di vacanza accanto a locali rumorosi. la luce accecante e i chiariscuri che andrea Camilleri descrive nei suoi romanzi si colgono tutti e sono la magia di questa terra di grandi tormenti. e di grandi sogni: quelli che restano impressi nella memoria, e nel cuore, ogni volta che si riparte verso casa.