NUOVI MONDI
❛ PREVISIONI. Entro la metà degli anni 2040, un’altra tecnologia entrerà lentamente nelle nostre vite: il Brain-Computer Interface (BCI). Questa è una delle previsioni citate da Quantumrun, società canadese specializzata in trend futuri e sempre fonte di ottimi spunti.
Il BCI, grazie a un dispositivo di scansione del cervello che monitora le onde cerebrali, consente di controllare macchine e computer semplicemente attraverso i pensieri. Non è fantascienza, se pensiamo che già oggi amputati e disabili stanno testando arti robotici artificiali e sedie a rotelle motorizzate attraverso il controllo della mente. Ma gli esperimenti corrono verso la scrittura e l’invio di testi solo con il pensiero e verso la condivisione (telepatia simulata) di idee tra esseri umani e persino la registrazione di sogni e ricordi. Paura, eh? I problemi di deficit di attenzione, di disturbi del sonno e della personalità che stiamo studiando ora, per l’utilizzo intensivo dei cellulari, sembreranno attacchi di raffreddore rispetto alla vita da marziani che ci attende.
Ma il progresso tecnologico spalanca sempre le porte all’evoluzione della specie se la ricerca scientifica non dimentica etica e filosofia. E noi, comuni mortali, lontano dai laboratori, dovremmo solo ricordarci d’essere sempre meravigliosamente umani, anche se saremo capaci (con il pensiero) di suggerire ai nostri nipoti di leggere un buon libro.
ESERCIZI. Prima di allora, però, possiamo esercitarci un po’. Le vacanze estive dovrebbero farci tornare a casa con la voglia di ripartire alla grande, pieni di energia e fantastici propositi per l’inverno. Falso. L’elenco delle brutte abitudini da cancellare evapora nel viaggio di ritorno e in meno di un’ora siamo di nuovo quelli di sempre. Secondo una recente indagine commissionata da Philips alla società di ricerca Strive Insight, sul rapporto tra utilizzo della tecnologia e qualità del sonno, teniamo tra le mani i dispositivi digitali in media sette ore al giorno (sei nel weekend), il 52 per cento appoggia regolarmente il proprio smartphone sul comodino, il 40 per cento lo lascia sempre acceso e il 73 per cento dichiara di utilizzarlo poco prima di addormentarsi. Altro che bacio della buona notte.
ISOLE DI FELICITÀ. Ora, se durante una bella passeggiata in montagna o una nuotata tra le onde, il mondo ha fatto a meno di noi per qualche ora e il sole è tramontato lo stesso, possiamo anche provare, a settembre, a raddrizzare il collo dagli schermi e cercare negli sguardi di altri esseri umani le emozioni che nessun like potrà mai regalare. Per questo, noi di Dove consigliamo di sfruttare l’onda dei buoni propositi estivi e di ripartire appena possibile, anche solo per un weekend. Il nostro bravo Paolo Galliani ha cercato (a pag. 143) nel mondo delle isole lacustri italiane il simbolo di questa riflessione. Isolarsi per condividere, un ossimoro che per un’intelligenza artificiale è an
❜ cora - per poco - un affascinante mistero.