FRA MOSCA E BRUXELLES
La Repubblica di Moldova (come si chiama dopo l'indipendenza dall’URSS, avvenuta nel 1991, dopo mezzo secolo di dominazione sovietica) è uno stato di diritto sovrano e democratico. Il 2 marzo 1992 la Repubblica ha aderito all’Onu, mentre il 29 luglio 1994 ha adottato la Costituzione e il 28 aprile 2014 liberalizzato il regime di visti con i Paesi membri dell’Unione Europea. Infine, il 27 giugno 2014, ha firmato l’accordo di associazione alla Ue. L’attuale presidente della repubblica è il filorusso Igor Dodon, che spinge per riavvicinare politicamente la Moldova al Paese di Vladimir Putin, allontanandolo, di fatto, da Bruxelles. Dal punto di vista geografico, la repubblica di Moldova si trova nel sudest dell’Europa, tra i fiumi Prut e Dniester (Nistro), e ha una superficie di 33.843 chilometri quadrati. A ovest, la Moldova confina con la Romania, a nord, est e sud con l’Ucraina (a sud arriva quasi al Mar Nero). Sul territorio vivono circa 3,56 milioni di abitanti (esclusa la Transnistria, che ha una popolazione di circa 505 mila abitanti). Le lingue parlate sono il rumeno, il russo, il gagauzo (un dialetto turco), mentre la religione prevalente è l'ortodossa. Chişinӑu è la capitale e il centro economico, scientifico, culturale del Paese. L'autoproclamata repubblica di Transnistria è uno stato indipendente dal 1991 che, ufficialmente, non esiste, dal momento che non è riconosciuto dalla comunità internazionale.
Gli abitanti lo chiamano repubblica moldava di Pridnestrovie: ci si può stare al massimo dieci ore, con tanto di visto unito sul passaporto. La Gagaùzia, invece, è un'entità territoriale autonoma della repubblica di Moldova: il suo nome deriva dalla parola gagauzo, dal nome Gok-Oguz, usato per descrivere i discendenti della tribù turche Oghuz.