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helsInkI

crescita felice.

- di Valentina Castellano Chiodo

Nuovi spazi per la cultura

e un museo dove si diventa grandi con il futuro

Èa colori l’autunno di Helsinki. Con la Finlandia in vetta alla classifica del World Happiness Report 2018, l’indagine che misura l’indice della felicità in 156 Paesi (tra i parametri: il reddito, la sicurezza, la fiducia nello stato), la sua capitale - più o meno 600 mila abitanti sparsi tra fiordi e isolette al centro della costa meridional­e - ha buoni motivi per festeggiar­e. E lo fa all’insegna dell’arte, con l’inaugurazi­one, il 30 agosto, di Amos Rex, complesso da 50 milioni di euro frutto della ristruttur­azione e dell’ampliament­o del Lasipalats­i, iconico edificio in stile modernista degli anni Trenta, nato per ospitare la collezione del mecenate Amos Anderson. Nei 13 mila metri quadri del nuovo spazio trovano posto un museo d’arte, un cinema e una piazza rimodellat­a intorno alla vecchia struttura, sulla centraliss­ima Mannerheim­intie. Con l’apertura del Rex cambia anche l’anima di questa storica arteria cittadina: da via dello shopping a spina dorsale di un distretto dell’arte rinnovato. Il vecchio edificio, ripensato dallo studio finlandese Jkmm, si articola in una grande sala espositiva e in una galleria di 2.200 metri quadrati, ricavata sotto la piazza e illuminata da una serie di cupole che convoglian­o la luce naturale dal soffitto. Non solo uno spazio per mostre, ma un’area destinata a ospitare esibizioni e performanc­e, cuore di un progetto per la cultura diffusa che coinvolge tutta la capitale. Arte e sapere per tutti, del resto, è il credo di un Paese che l’Onu ha dichiarato nel 2016 il più alfabetizz­ato del mondo.

“Volevamo uno spazio funzionale ai cambiament­i dell’arte”, spiega Kai Kartio, direttore di Amos Rex, “capace di tenere insieme arte antica, moderna e le forme più sperimenta­li del contempora­neo”. Si inizia con Massless, un’installazi­one del collettivo giapponese teamLab, composto di grafici, programmat­ori e creativi. “È un invito a entrare in un mondo rovesciato”, spiega Nonaka Kazumasa, project manager del gruppo, “nel quale i bambini vedono i loro disegni prendere vita e giocano con il futuro e l’idea di evoluzione”.

A meno di 500 metri dal nuovo polo museale, a dicembre aprirà la biblioteca Oodi. Sarà la più grande del Paese, pensata come una sorta di agorà, con sale conferenze in affitto gratuito, cinema, caffè, ristorante, studi musicali, sale giochi. Il progetto è dello studio locale Ala Architects, che lo ha realizzato integrando i suggerimen­ti arrivati dagli abitanti (oodihelsin­ki.fi).

Piccoli designer crescono

Dichiarata Città Creativa del Design Unesco nel 2014, Helsinki onora il titolo dal 6 al 16 settembre con l’Helsinki Design Week (helsinkide­signweek.com): oltre 250 eventi in musei, piazze, mercati e nel Design District con i negozi temporanei. Per la prima volta, il programma prevede una serie di iniziative dedicate ai bambini. Sempre loro, tesoro di una nazione che garantisce alle donne l’aspettativ­a per maternità fino al primo anno dei figli. E mezzi pubblici gratuiti per i piccoli fino a sette anni e per l’adulto che li accompagna. D’obbligo una visita al Museo del Design, per ammirare pezzi storici come le creazioni di Alvar Aalto, i fantasiosi tessuti Marimekko o i vasi di Timo Sarpaneva, magie di vetro forgiate negli stampi di tronchi d’albero. Antico e moderno si avvicen-

dano tra il Kiasma, museo d’arte contempora­nea dal profilo sinuoso (del ‘98) e l’Ateneum, con le opere dei classici dall’Ottocento all’età moderna. Intorno, rinascono le facciate Art Nouveau e gli ex quartieri popolari. Come il Kallio, oggi una sfilata di ristoranti e bar alla moda (merita Rupla), e botteghe storiche. A pochi passi, l’ex-mattatoio Teurastamo è ora un ritrovo giovane con banchi di cibo e palchi per concerti e sfilate (e, a fine anno, un mercatino di Natale).

Mens sauna

Sul lungomare si può provare a contare le circa 300 isole della città. O concedersi un tour-benessere fra le tante saune, anch’esse in pieno restyling. È il caso dell’Allas Sea Pool, Spa in mezzo al mare, davanti al porto, mentre, verso est, oltre le case pastello del quartiere di Eira, Löyly è un esempio di bioedilizi­a che allunga le sue vasche sull’acqua. Dalla piazza del Mercato si prende il battello per l’isoletta di Lonna, con un ristorante e una sauna molto intima. Tutto nuovo, allora, a Helsinki? Non proprio: Suomenlinn­a, isola-fortezza patrimonio Unesco, è l’icona della città antica. Per questo i locali hanno deciso di vivacizzar­ne le arcigne rovine facendone un’area picnic.

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Si gioca con la storia dell’evoluzione tra le installazi­oni virtuali del collettivo giapponese teamLab, che il 30 agosto inaugurano Amos Rex, nuovo polo culturale della capitale finlandese nella centraliss­ima Mannerheim­intie.
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1| L’Allas SeaPool, Spa galleggian­te davanti al porto.2| Piatto di pesce e germoglide­l ristorante Nolla. 3| Una sala di Emma, museo d’arte modernaa Tapiola, fuori Helsinki. 4| Una cameradel nuovo Hotel St. George.
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