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GENOVA Tradizione Superba. Un tour nei caruggi alla scoperta delle migliori botteghe del gusto

Fra palazzi e presepi monumental­i, un tour nei caruggi alla scoperta delle botteghe storiche. Dove acquistare i cibi della tavola natalizia

- di Fulvio Bertamini

Sono

i presepi i protagonis­ti di questo Natale a Genova. Il 29 novembre al Museo di Palazzo Reale debutta la mostra Il presepe del Re (palazzorea­legenova.benicultur­ali.it. Fino al 2 febbraio). Espone un’ottantina di splendide figure in legno intagliato, alte fra i 40 e i 70 centimetri, realizzate nell’Ottocento da Giovanni Battista Garaventa. Nella sua arte si avverte la lezione di Anton Maria Maragliano, maestro del Barocco: per comprender­lo basta salire al santuario della Madonnetta con la funicolare del Righi e ammirare il magnifico presepe con sculture lignee del XVII-XVIII secolo, in abiti d’epoca (santuariom­adonnetta.it). Tornando in centro, il modo migliore per scoprire i segreti della festa è programmar­e un tour fra alcune delle molte botteghe storiche della città.

Dall’asse monumental­e Cairoli-Garibaldi si scantona nella scenografi­ca pasticceri­a Villa-Profumo (dal 1827), dove acquistare il pandolce, re della tavola natalizia con il suo corredo di uvetta, pinoli e canditi. Pochi metri più in basso, in via della Maddalena, il negozio di pasta fresca da Mario è il posto giusto per comprare i ravioli della tradizione, profumati di maggiorana, mentre nella Butteghett­a Magica dal 1830 si vendono statuine e animazioni meccanizza­te del presepe.

Fra cima e cappon magro

Ancora pochi passi e in vico del Ferro ecco la polleria Aresu (1910), dove trovare tacchino e cappone, due classici del pranzo natalizio. A proposito di classiciss­imi: sia per il cappon magro, sublime mattonella di verdure, pesce e salsa verde, sia per la cima, tasca di vitello ripiena di verdura, uova, formaggio, c’è la gastronomi­a De Micheli (1900), in via Macelli di Soziglia. Il tempio della frutta secca e disidratat­a, che non può mancare nel Natale genovese, è la bottega dei Fratelli Armanino (1905), nella vicina via Sottoripa.

Si attraversa poi via San Lorenzo per sbarcare nella rive gauche del centro storico: le tappe imperdibil­i sono la drogheria Torielli (1930) di via San Bernardo e la cioccolate­ria Viganotti (1866) di vico dei Castagna, con cui aromatizza­re e addolcire la tavola delle feste. Un buon posto per farinate, torte e ripieni di verdura è la trattoria Sa’ Pesta, attiva da 70 anni. mentre la focaccia migliore si degusta da Focaccia e dintorni, nei due locali di via Canneto il Curto e San Loren

zo. Dopo essersi rifocillat­i sarà più facile affrontare i mercatini: fra gli altri, quello solidale di San Nicola, in piazza Piccapietr­a, e la Fiera del Libro , in piazza Matteotti. A due passi c’è piazza

De Ferrari, con il grande albero di Natale. E Palazzo Ducale con le sue mostre: Alfred Hitchcock, con foto e video dei backstage dei suoi celebri film, Anni Venti. L’età dell’incertezza, con le opere dei maestri italiani di quel periodo, da Casorati a De Chirico (vedere anche pag. 23), e Il secondo principio di Banksy, con dipinti, stampe e sculture del geniale street arist.

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 ??  ?? 1-2 | Palazzo Reale ospita la mostra sul presepe realizzato nell’Ottocento da G.B. Garaventa per Casa Savoia. 3 | Palazzo Imperiale, in piazza Campetto, nel cuore del centro storico.
4| La lavorazion­e del pandolce.
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1-2 | Palazzo Reale ospita la mostra sul presepe realizzato nell’Ottocento da G.B. Garaventa per Casa Savoia. 3 | Palazzo Imperiale, in piazza Campetto, nel cuore del centro storico. 4| La lavorazion­e del pandolce. 2
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