Islanda, prima che il ghiaccio scompaia
L’Islanda, nota come “la terra del ghiaccio e del fuoco” per il meraviglioso matrimonio tra vulcani e ghiacciai che la caratterizza, presto potrebbe perdere questa sua unicità. Il ghiaccio ha da tempo iniziato un lento processo di scomparsa, come conseguenza del riscaldamento globale, più intenso nelle regioni artiche che altrove. L’allarme è stato lanciato da anni dalla comunità scientifica, ma solo la scorsa estate l’argomento ha guadagnato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. L’Okjökull è il primo ghiacciaio islandese a essere dichiarato ufficialmente scomparso, nonché il primo ad avere ricevuto un vero e proprio funerale. Si stima che entro 150 anni tutti i ghiacciai d’Islanda seguiranno lo stesso destino, incluso il Vatnajökull, oggi il più grande d’Europa. Solheimajökull arretra di circa cento metri ogni anno. Svinafellsjökull è minacciato da una frana imminente, come conseguenza della veloce perdita di supporto glaciale alle montagne circostanti. Le grotte visibili oggi nel giro di qualche mese collasseranno, per poi sparire del tutto e lasciare spazio alla grigia cenere vulcanica. Un’Islanda senza ghiaccio sembra un paradosso, ma è ciò verso cui si sta andando, con una velocità percepibile persino a occhio nudo. Presto le foto scattate in questi anni saranno l’unico modo per spiegare perché l’Islanda veniva un tempo chiamata la terra del ghiaccio e del fuoco. L’unica traccia sarà nel nome del Paese, Iceland, e non più nel suo meraviglioso aspetto. it.visiticeland.com, giverviaggi.com