Mai stati ad Anterselva?
Più defilata rispetto ad altre valli, è perfetta per chi ama i silenzi, la neve e i sapori autentici di montagna. Visitiamola in occasione dei Mondiali di biathlon
La montagna dai sapori autentici ospita i Mondiali di biathlon
Chissà
se Dorothea Wierer e Dominik Windisch bisseranno l’impresa dei Mondiali di Östersund (Svezia, 2019), dove si sono aggiudicati due ori. Quel che è certo è che durante i Campionati del mondo di biathlon, dal 12 al 23 febbraio nell’altoatesina valle Anterselva, i riflettori saranno puntati sui due giovanissimi atleti di casa. Eroi di uno sport, ancora poco seguito nell’Italia calciocentrica, che richiede grandi doti. “Occorrono forza ed energia, per essere veloci sugli sci, unite a concentrazione e mira per arrivare al poligono senza la fretta di rimettersi il fucile in spalla e centrare il bersaglio”. A dirlo è proprio Dorothea Wierer, originaria, come Dominik Windisch, di Rasun-Anterselva. Nella scorsa stagione, oltre ai Mondiali, ha vinto anche la Coppa del mondo assoluta. Il biathlon ha anche un alto tasso di spettacolarità: alla Coppa del mondo del 2019 ha richiamato un pubblico di quasi 70 mila persone, mentre per i Mondiali 2020 ne sono attese ben 165 mila. Un’enormità per una valle defilata, che ha nell’atmosfera rarefatta il suo maggior pregio.
Eden bianco
Che si decida di andare per le gare iridate - ad Anterselva per la sesta volta, in attesa delle Olimpiadi invernali del 2026 - o in un altro momento della stagione, questo angolo di Alto Adige è un vero eden per gli amanti dell’outdoor, lontano dai grandi comprensori: si dorme in masi a gestione familiare, i menu sono tradizionali e i tracciati a misura d’uomo e nella natura. Come i 60 chilometri di itinerari per il fondo, inseriti nel grande carosello Dolomiti Nordicski e presenti lungo tutta la valle. Sulle lamine strette si fila nel parco naturale Vedrette di Ries-Aurina, sotto montagne imponenti quali la Croda Nera, la Cima di Pianalto,
il Collaspro. “Gli anelli del fondo valle, a 1.600 metri, sono bene innevati e hanno diverse difficoltà, anche impegnative”, spiega Isidor Messner, maestro di sci di fondo. Si snodano sopra il lago ghiacciato di Anterselva fino ai piedi del Passo Stalle, al cospetto delle vette delle Vedrette di Ries. “Sono vicine al Centro biathlon, dove anche i non campioni provano l’emozione del tiro”, aggiunge Messner. “Sono invece più facili le piste a inizio valle, come quella dal dislivello moderato che va da Rasun di Sopra ad Anterselva di Sotto”.
Il parco difende anche un ambiente ideale per escursioni sui sentieri coperti di neve, a piedi o con le ciaspole. Boschi e prati creano uno scenario perfetto per muoversi nel silenzio, nell’ambiente incontaminato. “È adatta a tutti, anche alle famiglie con bambini, la camminata attraverso i campi di Rasun”, consiglia Guenther Leitgeb, guida escursionistica. “Si costeggia il torrente, in un paesaggio reso magico dagli alberi spesso ghiacciati. Più in salita, ma facile e altrettanto affascinante, la gita con le racchette da neve che, in un paio di ore, conduce dal lago di Anterselva a Passo Stalle, lungo la strada (chiusa in inverno) che porta in Austria. Dal passo si può proseguire fino al rifugio Oberseehütte, già in Osttirol, o scendere con grande divertimento in slittino sulla pista che riporta al lago”. Da qui, in una cinquantina di minuti si può raggiungere anche malga Steinzger, per concedersi un altro volo bianco sullo slittino. “Consiglio poi la salita, sempre in poco meno di un’ora, dall’albergo Bagni di Salomone a malga Hofstatt, da dove inizia un’altra pista di slittino”. La struttura, con i suoi interni e l’ottima cucina di monte e di foresta, è tra gli indirizzi da mettere in agenda: quest’anno,
per la prima volta, rimane aperta anche in inverno.
in alta quota
Nel cuore della valle c’è perfino un piccolo impianto di risalita, ideale per le famiglie (che trovano in zona anche strutture dedicate, come il Famelí small family & Spa resort di Valdaora) e principianti. Lungo solo 1.600 metri, certo non paragonabile alle mirabolanti seggiovie e funivie del vicino carosello di Plan de Corones, il Riepenlift serve però una pista ben preparata, con belle vedute sul piccolo borgo di Anterselva. Le montagne della vallata e l’area dei ghiacciai del parco naturale sono invece perfette per lo scialpinismo. Con il consiglio di portare con sé Artva (l’apparecchio di ricerca in valanga), pala, sonda e, possibilmente, di partire con una guida o un maestro di sci. Con le pelli si sale facilmente dal lago al Passo Stalle, da cui raggiungere mete ambite come i 2.726 metri del Monte di Dentro o i 2.818 metri della Croda Rossa. Meritandosi una vista dall’Ortles ai ghiacciai delle Alpi della Zillertal, dalle Vedrette alle Dolomiti di Sesto, che ripaga la fatica.