Dolce mare d’inverno.
Tra i piccoli borghi sulla costa e nell’entroterra, da San Foca a Porto Cesareo, il Salento fuori stagione è una sorpresa: Spa, profumi e cioccolato
Piccoli borghi da San Foca a Porto Cesareo, tra Spa, profumi e cioccolato
Soggiorni brevi, ecologici, senza lussi eccessivi. In centri piccoli, fuori stagione, senza folla, cercando le radici con esperienze personalizzate. Sono fra le tendenze di viaggio del 2020. C’è oggi una meta italiana che le soddisfi tutte? Per un fine settimana di San Valentino, magari, al primissimo sole del Sud? Il Salento - a poco più di un’ora d’aereo low cost da Roma, meno di due da Milano - è perfetto per rallentare i ritmi e rigenerarsi. Niente traffico, voli e auto a noleggio a tariffe scontate. In una Puglia che non chiude a febbraio. Anzi, questo è il momento perfetto per sperimentare nuovi indirizzi di costa e di campagna a sud di Lecce, con pacchetti all’insegna del benessere e del buon cibo. Adesso ci si può fermare in borghi d’entroterra, ricchi di storia, che d’estate si evitano per il caldo. Si può pranzare al sole e nel silenzio su una marina di paese, provando pesci che ad agosto è difficile trovare: saraghi e orate, riccioli e seppie e, ancora, perchie, nfanni (sciarrani), pettinesse (surici) e altri tesori di paranza. In uno scenario che in questo mese regala colori nitidi e cieli puliti. L’itinerario proposto da Dove parte da San Foca e Otranto, sull’Adriatico, per poi tagliare all’interno verso Casarano, Ruffano, Taurisano, Ugento, Gemini, e risalire quindi la costa ionica, fino a Gallipoli e Porto Cesareo. “D’estate il mare è benessere del corpo, d’inverno è contemplazione, introspezione: fa bene all’ani
ma”, sostiene Raniero Lomartire, direttore del Posia Luxury Retreat & Spa, struttura di San Foca con neanche un anno di vita. Intorno, le poche case, le antiche torri d’avvistamento, le piscine naturali dall’acqua trasparente.
Dentro, tutto quello che serve per il relax: balconi panoramici, la hall sul lungomare con il cocktail bar, il ristorante Aura davanti alla cascata a parete. Si ammirano le orchidee, ora in fiore, nel giardino verticale, e, fino al 19 aprile, i dipinti dell’artista Daniele Stendardo, che ha ritratto volti di donne orientali. Per San Valentino, il pacchetto Cheek to Cheek propone colazione in camera, cena con ostriche, ricci, scampi crudi e guacamole, percorso Spa, massaggio con oli essenziali. Mirko Ciccarello, una profonda esperienza negli ashram in India, si occupa del percorso Ayurveda, che va dalle sedute di yoga allo Shirodara, dolce colata d’olio caldo sulla fronte. Con il bel tempo si può noleggiare una bici e partire per la riserva naturale Oasi Wwf Le Cesine, o visitare la grotta della poesia a Roca Vecchia, con resti messapici e medievali.
IL SILENZIO DEI VICOLI
A Otranto, da dove, nell’aria tersa di febbraio, capita di scorgere i monti innevati dell’Albania, si visita senza code il mosaico più grande d’Europa nella cattedrale dell’Annunziata. Più a sud, in mezz’ora si raggiungono Casarano e la sua chiesa di Santa Maria della Croce, tra le più antiche d’Occidente, con mosaici del V secolo ancora, in parte, da interpretare. “Quelli sull’arcone rappresenterebbero l’eden terrestre; sulla volta, con la croce al centro, sarebbe invece raffigurato il paradiso celeste”, racconta Alessandro De Marco, presidente di Archeo Casarano, associazione che organizza visite e convegni (Fb: arche
ocasarano). Per la notte, la Corte di Bonifacio è un b&b in una casa dell’Ottocento; nel frantoio ipogeo del Seicento si tengono degustazioni d’olio. Sono cinque camere con una storia, da quella della pizzica a quella dell’olio. Tra volte di pietra e strumenti contadini, la colazione è con pasticciotti (dolci locali di pasta frolla e crema), biscotti, torte.
Esperienze per due? Per le coppie golose a Casarano c’è il laboratorio sul cioccolato del mâitre chocolatier Ugo Negro, erede di una bella tradizione di famiglia: nonna Elvira aprì una pasticceria a Ruffano nel 1921. Si prova la frutta martorana, con mandorle e miele, si assaggiano le perle, cioccolatini con tesori della zona come i fichi o il peperoncino. Nella vicina Ruffano, Anna Maria Margarito propone la Flying Yoga Dance, un misto di danza acrobatica e gyrokinesis (yoga per danzatori) che si fa sull’amaca: tonificante, rilassante, per tutti. E con il laboratorio Arte da indossare, sotto la guida di Pamela Maglie ,si creano gioielli di ceramica, cartapesta e fili vari. Nel cuore del borgo, la Farmacia dei Sani diverte con idee come il raviolo di grano saraceno tostato al baccalà mantecato, laccato con fonduta di pecorino e salsa ‘nduja della chef Valentina Rizzo. Un altro indirizzo di gusto: a Taurisano ,l’ antica panetteria Scordella, tra i migliori forni del Salento, offre frise, taralli, pucce e, a febbraio, le chiacchiere di Carnevale.
Il borgo antico di Ugento merita una visita per la cattedrale, il castello, la chiesa dei Santi Medici, la cappella della Madonna della Luce e il nuovo museo archeologico, nell’ex convento dei francescani, dove l’elemento di prestigio è la tomba dell’atleta, sarcofago monumentale che racconta secoli di contatti fra il Salento e la Grecia. Nella frazione di Gemini, a dieci minuti dallo Ionio e dal parco naturale regionale Litorale di Ugento, ricco di dune e paludi, Le sei conche è un b&b in un palazzo ottocentesco con quattro camere, terrazze panoramiche, una nuova Private Spa e, in un livello sotterraneo, la piscina riscaldata con idromassaggio, biosauna, doccia emozionale e finlandese, tisaneria. I trattamenti di benessere - dallo scrub al sale marino, con oli di limone e basilico, al massaggio rilassante con oli essenziali - hanno i profumi del Mediterraneo. Con le bici a pedalata assistita messe a di
sposizione dal b&b ci si perde poi nel paesaggio senza fatica. Tappa suggerita: il borgo di Tuglie, con il piccolo, curioso museo della radio, e i percorsi tra storia ed essenze dell’Olfattoteca della profumiera Sara Toma. “L’incenso racconta il cristianesimo; la mirra l’ebraismo; il legno di agar l’Islam”, spiega Toma.
Gallipoli è meravigliosa d’inverno: si passeggia tra i vicoli della città vecchia, inebriati dal profumo del polpo in pignata che esce dalle case. O sul lungomare, fino alla bianca spiaggia di Baia Verde. Merita la Cantina Coppola 1489 per una degustazione e i menu di Luigi Marzo, nuovo chef del ristorante interno Vigneto del Gusto. L’ultima tappa è a Porto Cesareo, prenotando all’Aqua Le Dune ,in spiaggia, dove il giovane Emanuele Frisenda propone risotto con stracciatella, ricci e caffè e polpo in pignata nel raviolo. Intorno, l’aria è tiepida, il mare sfiora le dune e le coste frastagliate e deserte dell’area marina protetta Porto Cesareo. Fino al tramonto si ammirano i surfisti in muta mentre giocano con le onde che frenano sui bassi fondali. Non è poi così lontana la primavera.