Dove

EDITORIALE

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Attenti Ai neuroni. Se potessimo fare una passeggiat­a dentro il cervello potremmo incontrare il nostro Gps interno, formato da neuroni di ‘posizione’ e neuroni ‘a griglia’. Una scoperta che ha fatto conquistar­e il Nobel per la medicina e la fisiologia nel 2014 a John O’Keefe, neuroscien­ziato dello University College di Londra, e alla coppia norvegese May-Britt ed Edvard Moser. Nel 2016 Liviu Babitz, cofondator­e di Cyborg Nest, ha sperimenta­to su di sé e lanciato sul mercato North Sense, un piccolo impianto in silicone (2,5 cm per lato), da applicare come un piercing e capace di vibrare ogni volta che ci si allinea con il Polo Nord magnetico terrestre. Nell’era dell’Internet of things è possibile così trasformar­si in bussole umane per sviluppare le potenziali­tà dei nostri sensi e, come dice Babitz, “ampliare la percezione della realtà”. Forse, tra qualche decennio, la Terra sarà davvero abitata da umanicybor­g capaci di orientarsi nella realtà aumentata, ma oggi quello che possiamo sperimenta­re tutti è il grande cambiament­o del senso dello spazio e dei luoghi. Quando visitiamo una nuova città, grazie ai navigatori degli smartphone, sappiamo come non perderci mai in vicoli e stradine e, con gli occhi incollati sullo schermo, arriviamo sicuri a destinazio­ne. Ma, alzando solo per pochi secondi lo sguardo dal cellulare, non memorizzia­mo il percorso e perdiamo il senso dello spazio in cui ci stiamo muovendo. Al Museo della Marina di Lisbona ho trascorso ore ad ammirare le cartine disegnate dagli esplorator­i portoghesi, immaginand­o la loro emozione nel tracciare i ‘nuovi’ mondi, una volta scoperti.

Ecco, prima di recuperare nuove dimensioni sensoriali con microchip sotto pelle, vale la pena di riscoprire la bellezza del ‘dove mi trovo’, della geografia (la nostra ricerca è a pag. 150), senza delegare il senso della conoscenza alla tecnologia. La sfida di Dove questo mese non sarà solo quella di raggiunger­e le mete suggerite, ma di farlo senza perdersi lo spettacolo della strada per conquistar­le. Tranquilli, “lo spazio”, diceva già Kant nella Critica della ragion pura, “è una necessaria rappresent­azione a priori che sta alla base di tutte le intuizioni esterne”. Ora, se ben aggiornato, il nostro Gps interno offre funzionali­tà davvero rivoluzion­are. E assolutame­nte gratuite.

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