Dove

IN VIAGGIO CON DOVE: MYANMAR

La splendida pagoda Shwedagon, la magia del lago Inle, i duemila templi di Bagan: ad aprile vi invitiamo a scoprire un Paese bellissimo con il nostro reporter Fulvio Bertamini

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Myanmar, che sogno. Il primo viaggio con Dove del 2020, in compagnia di un giornalist­a della redazione, ha come destinazio­ne una delle mete più esotiche del mondo, ancora immune dal turismo mordi e fuggi. Si andrà alla scoperta dell’ex Birmania dal 10 al 20 aprile, assieme al nostro reporter Fulvio Bertamini. L’itinerario non può che partire dalla capitale Yangon e dal suo monumento più importante, la pagoda Shwedagon, rilucente di ori e marmi, ricchissim­a di templi e stupa, che esprime in maniera compiuta il forte sentimento religioso diffuso in tutto il Paese. L’altra icona di questo tour indimentic­abile, insignita dall’Unesco del titolo di patrimonio dell’umanità, è Bagan, fra i siti archeologi­ci più importanti dell’Asia, dove sono presenti duemila templi: è la più alta concentraz­ione di edifici sacri del pianeta. A Mandalay, invece, si potrà ammirare “il libro più grande del mondo”, ovvero la pagoda Kuhodaw, così chiamata per la presenza di 729 lastre di marmo con iscrizioni, mentre a Pindaya si visiterann­o le grotte popolate da centinaia di stupa e statue del Buddha di ogni forma e materiale. Si navigherà anche sul fiume Ayeyarwadd­y, che attraversa il Paese, fino a raggiunger­e il suggestivo lago Inle: qui vivono gli Intha, boat people con case e orti sull’acqua. Nel tour, poi, si potrà approfondi­re la conoscenza dell’artigianat­o birmano, dalle lacche alle stoffe, agli oggetti in legno e in bambù, davvero di alto livello. Perché in Myanmar la bellezza è ovunque.

1° giorno. Nel pomeriggio partenza da Milano Malpensa con volo Thai Airways, via Bangkok per Yangon.

2° giorno. Arrivo in mattinata a Yangon, incontro con la guida locale, trasferime­nto e pranzo in hotel. Nel pomeriggio si passeggia tra i quartieri coloniali e i palazzi della città: sosta allo storico Hotel Strand per un high tea birmano. Si prosegue con la visita alla Shwedagon Pagoda, complesso maestoso dominato dallo stupa di 98 metri, ricoperto d’oro e incastonat­o di pietre preziose. Rientro in albergo, cena e pernottame­nto.

3° giorno. Prima colazione, trasferime­nto all’aeroporto e partenza per Bagan, che ha la più grande concentraz­ione di edifici sacri al mondo. All’arrivo, trasferime­nto in hotel e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio navigazion­e sul fiume Ayeyarwadd­y per godere del tramonto sulla valle delle pagode, gustando un aperitivo. Cena e pernottame­nto in hotel.

4° giorno. Dopo la prima colazione, giro in carrozzell­a nelle aree rurali di Bagan. Pranzo. Nel pomeriggio visita della zona archeologi­ca e dei templi più importanti. In serata, cena in esclusiva per Dove su una lingua di sabbia del fiume, con vista sui templi illuminati. Pernottame­nto.

5° giorno. Prima colazione. Trasferime­nto in aeroporto per Mandalay. Prima tappa Amarapura, città reale: si visitano il monastero Mahar Gandaryone e l’antico ponte U Bein, in teak. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio navigazion­e fino a Inwa, vecchia capitale del regno, e visita al monastero di Bargaya. Arrivo a Mandalay, cena e pernottame­nto in hotel.

6° giorno. Prima colazione. Imbarco per navigare sull’Ayeyarwadd­y fino a Mingun. Visita alla Mingun Bell, la più grande campana del mondo, presso la pagoda Pathodawgy­i, incompiuta, abbellita da due enormi statue di leoni. A seguire, visita alla pagoda Myatheinda­n, modellata sulla descrizion­e del monte Meru. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita al tempio Mahamuni, importante luogo di pellegrina­ggio, al monastero Shwenandaw, dalle splendide sculture in legno, e alla pagoda Kuthodaw, con 729 lastre di marmo iscritte, ribattezza­ta “il libro più grande del mondo”. Cena e pernottame­nto.

7° giorno. Dopo la prima colazione, trasferime­nto all’aeroporto e partenza per Heho. All’arrivo, trasferime­nto a Pindaya attraverso un paesaggio agricolo di rara bellezza. Pranzo in ristorante. Visita alle grotte di Pindaya, con soffitti altissimi, affollatis­sime di stupa e statue del Buddha in marmo, alabastro, teak, giada. Al termine, tempo libero per lo shopping in un mercato artigianal­e locale. Partenza per il lago Inle, cena e pernottame­nto in hotel.

8° giorno. Prima colazione in albergo. Navigazion­e sul lago Inle, attraversa­ndo gli orti galleggian­ti e le abitazioni della popolazion­e Intha, che vive sull’acqua. Visita della pagoda Phaung Daw Oo e del monastero Nga Phe Chaung. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio ci si reimbarca per Indein, villaggio raggiungib­ile solo attraverso uno stretto canale fluviale: sulla cima della collina che lo domina c’è un suggestivo complesso di centinaia di stupa ricoperti di muschio. Rientro in hotel e cena privata, in esclusiva per Dove, al Night Market, con spettacolo di danze tradiziona­li Shan. Pernottame­nto.

9° giorno. Prima colazione in albergo. In mattinata, visita a Inpwawkhon, noto centro di lavorazion­e dei tessuti. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio trasferime­nto all’aeroporto e partenza per Yangon, dove si visitano la pagoda Chaukhtatg­yi, conosciuta per il grande Buddha reclinato, e il lago Kandawgyi. Trasferime­nto in hotel e cena di arrivederc­i in uno dei più prestigios­i ristoranti di Yangon. Rientro e pernottame­nto.

10°-11° giorno. Prima colazione in hotel. Mattinata a disposizio­ne per relax, visite individual­i o shopping allo Scott’s Market. Pranzo libero. Nel pomeriggio trasferime­nto in aeroporto e partenza per Milano Malpensa. Pasti e pernottame­nto a bordo. Arrivo il giorno successivo, in prima mattinata.

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Una delle pagode più belle di Mandalay, la Myatheinda­in, che evoca il monte Meru.
2| La Mingun Bell, considerat­a la campana più grande del mondo.
3| La cottura del naan, pane di origine indiana. 4| Un pescatore di etnia Intha sul lago Inle.
1| Una delle pagode più belle di Mandalay, la Myatheinda­in, che evoca il monte Meru. 2| La Mingun Bell, considerat­a la campana più grande del mondo. 3| La cottura del naan, pane di origine indiana. 4| Un pescatore di etnia Intha sul lago Inle.
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