TRA STORIA, ARTE E PAESAGGI INCONTAMINATI
Il New York Times lo inserisce tra le 52 mete da visitare nel 2020, la Regione vara il Piano Strategico per rilanciare il settore turistico
Il Molise tra le 52 mete preferite nel mondo per il 2020. Lo scrive il New York Times e c’è da crederci! Quella che fino a poco tempo fa era la regione più “misteriosa”, per non dire sconosciuta, d’Italia, sta vivendo un periodo di rilancio della propria immagine. Grazie ad importanti investimenti della Regione, nel campo turistico e del marketing territoriale, i risultati iniziano a vedersi. A novembre regione d’onore per l’Italia al NIAF di Washington, a dicembre patrimonio dell’Unesco per la Transumanza, il Molise ha segnato la ribalta mondiale per le sue peculiarità e tradizioni che stanno “stuzzicando” l’interesse dei turisti. Dopo aver cancellato la definizione di “regione che (non) esiste”, il Molise si candida a rappresentare l’esempio di Italia tradizionale ed incontaminata, dove la “mano” dell’uomo non ha per nulla contaminato le sue bellezze naturalistiche, paesaggistiche e ambientali. Due mesi fa l’approvazione del Piano Strategico regionale del Turismo e della Cultura che dovrebbe definitivamente rilanciare questa piccola ma meravigliosa regione del centrosud Italia. Come trascorre le vacanze in Molise? E’ una terra caratterizzata da piccoli borghi, immersi in paesaggi mozzafiato, tra natura incontaminata e sorgenti d’acqua cristallina. Un luogo dove il “turismo lento” la fa da padrona, tra cammini naturalistici e sentieri, dove è possibile provare quel piacere unico del silenzio e del rapporto individuale e intenso con la natura. In questo paradiso l’impatto forte con la storia e la cultura di questa piccola grande regione. Dal Paleolitico di Isernia, risalente a 700 mila anni fa, al Teatro di Pietrabbondante, unico reperto al mondo della civiltà sannita, dagli scavi di Altilia all’Anfiteatro romano di Larino fino all’Abbazia di San Vincenzo, la più antica d’Europa, passando per le fortezze medievali che sovrastano le cime dei tanti borghi storici presenti.
Tra queste meraviglie della storia le antiche “autostrade” verdi d’Europa: i tratturi, dove si praticava l’antica usanza della Transumanza, riconosciuta di recente dall’Unesco quale patrimonio immateriale dell’umanità. Insomma una regione per tutti i gusti e che in questo periodo invernale rilancia la sua immagine con due stazioni sciistiche assolutamente da visitare: Campitello Matese e Capracotta.
Da decenni Campitello Matese, in provincia di Campobasso, è tra le più grandi ed apprezzate località sciistiche del centro-sud Italia, potendo contare su circa 40 km di piste per lo sci alpino, con 4 seggiovie e 2 sciovie ed 1 tappeto trasportatore. Le piste: 2 azzurre per principianti, 8 piste rosse di media difficoltà, 3 piste nere per gli sciatori più esperti. 3 piste sono omologate dalla Federazione Internazionale Sci per gare internazionali.
3 anelli di varia difficoltà per lo sci di fondo vengono battuti nel pianoro a valle degli impianti di risalita.
A Prato Gentile (mt. 1573), alle falde di Monte Campo, sono localizzati gli impianti per la pratica dello sci di fondo a Capracotta, provincia di Isernia (foto in alto). Le piste, omologate dalla Federazione Italiana Sport Invernali, hanno ospitato i Campionati Assoluti di Sci di fondo del 1997, gli Assoluti Allievi del 2000 e la Continental Cup del 2004 e del 2008. Si sviluppano attraverso uno splendido bosco di faggi e di abeti per una lunghezza totale di circa 15 km con tre anelli di percorrenza, dei quali due per la pratica agonistica ed uno per quella turistica ed il riscaldamento degli atleti.
Le piste di fondo di Prato Gentile, non a caso, sono considerate dagli esperti del settore tra le più belle e meglio attrezzate d’Italia. Insomma una regione da scoprire dove... “Turismo è Cultura”.