Dove

TUTTI COINVOLTI

- Simona TedeSco simona. tedesco@ rcs. it

UNALTRO MONDO. Eccoci in edicola, come sempre. Nel frattempo il mondo è cambiato: il coronaviru­s compare a Wuhan a dicembre, l’11 gennaio si registra la prima vittima in Cina e il 13 il primo decesso fuori dai confini, in Thailandia. Il primo caso in Italia arriva il 21 febbraio. Da allora a oggi (lunedì 9 marzo) il nostro Paese è il terzo al mondo per numero di contagiati. In poco più di due mesi abbiamo capito cosa vuol dire essere travolti dalla paura, considerat­i untori nel mondo, rigettati ai confini e messi in quarantena all’estero solo per la nazionalit­à. Chi, come noi, ha la fortuna di lavorare e vivere nel Paese che condivide, insieme con la Cina, il primato dei siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco (ben 55), ha scoperto il senso di quello che scriveva José Saramago in Cecità: “Secondomen­on siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, ciechi che non vedono, ciechi che, pur vedendo, non vedono“. La paura è contagiosa, non ci permette di vedere la realtà, innesca istinti primordial­i e lancia nell’oblio il mondo esterno. Ma, quando sarà tutto finito, perché sappiamo che finirà, non dobbiamo dimenticar­e quante volte, fuori dalle nostre comode case, dai confini sicuri, siamo stati ciechi. E che potremo davvero tornare a rivedere le stelle con priorità e valori nuovi, trasformat­i da questa difficile esperienza.

POSTI DI LAVORO, NON NUMERI. Quando ricomincer­emo a viaggiare, perché lo sappiamo, appena possibile tutto ripartirà, non dimentichi­amo che l’industria del turismo è un asset economico primario per l’Italia pari non solo al 13 per cento del Pil, ma anche a 4,2 milioni di occupati in questo settore. Persone, non numeri. E nel trimestre da marzo a maggio, secondo Confturism­o-Confcommer­cio sono previsti 31,625 milioni di presenze in menoin Italia, con una perdita di 7,4 miliardi di euro. Posti di lavoro, non numeri.

Ecco perché rimettersi in moto appena possibile allargherà sicurament­e gli orizzonti del benessere personale, come diciamo nella nostra copertina, ma rappresent­erà un aiuto concreto al benessere dell’Italia (e del mondo intero). Non perdiamo questa straordina­ria occasione di sentirci tutti coinvolti. Nel frattempo, però, solo una sana coscienza civile potrà condurci fuori dal tunnel. Quindi, mai come oggi il compito di Dove è quello di ispirare progetti di viaggi per il futuro. Che sarà più vicino se agiremo insieme con responsabi­lità sociale.

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