Dove

VOGLIO ANDARE Qui

Vista mare o a breve distanza dalla spiaggia. Nascoste nella macchia mediterran­ea o circondate da un giardino. Di design o tradiziona­li. Da Chia a Sant’Antioco, le più belle case da prenotare per l’estate

- di Silvia Ugolotti foto di BarBara CorSiCo

Il cielo è più saturo e la luce, bianca e prepotente, ricorda l’Africa. La Sardegna sudocciden­tale è un’isola nell’isola: i resti di passate civiltà si mescolano alla macchia mediterran­ea, gli ecosistemi lagunari convivono con le spiagge, ogni anno nella classifica delle più belle d’Italia. Qui il Mediterran­eo ha scavato piscine naturali e creato paesaggi desertici, quasi metafisici: mezzelune d’acqua trasparent­e, rocce granitiche, dune alte e bianchissi­me si succedono, da Santa Margherita di Pula fino a Sant’Antioco, lungo una costa forgiata dall’acqua e dal vento, tutta curve ampie e orizzonti aperti, che assomiglia a una California in miniatura.

In questo scenario, tra la costa e la campagna, si trovano case con splendidi affacci sul mare, circondate da giardini profumati. Affittarne una per l’estate è una tendenza sempre più diffusa. Lo dimostrano i dati raccolti da Vrbo (vrbo.com), portale di case vacanza che fino a febbraio si chiamava Homeaway: l’incremento delle prenotazio­ni in Sardegna tra il 2018 e il 2019 è stato del 31 per cento, del 34 per cento nella zona

meridional­e dell’isola. Qui, secondo Extra, il salone nazionale del turismo non alberghier­o (associazio­ne-extra.it), il mercato delle seconde case ha registrato nell’ultimo anno un fatturato di circa 85 milioni di euro. A beneficiar­ne non sono solo i proprietar­i degli immobili, ma anche l’indotto turistico. Va poi sottolinea­to che in questa zona della Sardegna le quotazioni sono vantaggios­e. Se il costo medio di un affitto settimanal­e nella parte sudorienta­le è di circa 1.200 euro, scende a 900 euro a Santa Margherita di Pula e Chia e si dimezza a Sant’Antioco.

TORRI SARACENE, LAGUNE E SCOGLIERE

Chia e le sue spiagge costituisc­ono l’ingresso al mare di Domus de Maria, il comune più meridional­e della Sardegna: l’Africa è a circa cento miglia marine. Ci sono ancora le torri di pietra costruite dal XVI secolo per difendere la costa dalle incursioni saracene. Qui, dove l’acqua ha i colori dei Tropici, si incontrano isolotti, baie, lagune popolate dai fenicotter­i e dune dalla sabbia dorata su cui crescono lentischi e ginepri. Il territorio è stato interessat­o da un progetto di riqualific­azione paesaggist­ica, firmato dall’architetto Sebastiano Gaias, che per contrastar­e l’azione erosiva ha realizzato scacchiere di bambù e passerelle di legno di accesso al mare.

Di fronte alle dune c’è lo scenografi­co isolotto di Su Giudeu. È visibile dalla terrazza di Villa Dream View, un’architettu­ra contempora­nea, perfettame­nte integrata nell’ambiente, che Sylvia Raab, la proprietar­ia, ha arredato, scegliendo i migliori nomi del design di interni, da Ingo Maurer a Matteo Thun. Al centro della casa c’è la cucina ben attrezzata, in grado di accogliere fino a 12 persone; un grande giardino a terrazze circonda la proprietà. Dalla torre di Chia, dritta su un promontori­o che un tempo era l’acropoli punica dell’antica città di Bithia, procedendo verso sud-ovest, è un’infilata di spiagge: Sa Tuerra, Porto Campana, Su

Sali. All’estremità occidental­e, la più riparata dal maestrale è Cala Cipolla. Da qui parte una sterrata che costeggia il mare e in mezz’ora porta al faro di Capo Spartivent­o, affascinan­te e solitario sulla scogliera, mentre una strada in pochi minuti raggiunge Chia e Villa Zaffiro: architettu­ra ottagonale, arredi che mescolano dettagli romantici ed elementi in stile industrial­e, un giardino e un porticato, molto apprezzati nelle serate d’estate per l’atmosfera intima. Sempre a Chia, sul mare, Villa Luxury ha il soggiorno arioso che si apre sul giardino, con un grande Ficus a fare ombra. La casa, anni Sessanta, con tinte neutre, conchiglie e legni levigati dall’acqua, ha l’accesso diretto a spiaggia Gabbiano.

“La Sardegna è fuori dal tempo e dalla storia. È come la libertà stessa”. Così la descrisse David Herbert Lawrence nel suo racconto Mare e Sardegna: è esattament­e la sensazione che ancora si prova tra le montagne aspre e le distese verdi che disegnano un entroterra remoto. A Is Molas l’architetto romano Massimilia­no Fuksas ha progettato ville di lusso ispirate alla natura incontamin­ata della Sardegna meridional­e. Sembrano create dal vento: forme tonde, angoli smussati, linee sinuose, sculture da abitare, con torri che si ispirano ai nuraghi. Davanti c’è la costa e, alle spalle, i monti del Parco Gutturu Mannu, ventimila ettari che comprendon­o foreste tra le più antiche ed estese del bacino mediterran­eo, dove bosco e alta macchia si uniscono. Ci sono sentieri per il trekking e la bicicletta, mentre la laguna sotto al promontori­o di Nora, l’antico porto fenicio, è un punto privilegia­to di osservazio­ne ornitologi­ca: anatre, aironi, garzette, martin pescatore e diverse varietà di gabbiani, tra cui il raro gabbiano corso. Un territorio splendido che conserva le rovine di terme, mosaici, il teatro romano, un sistema lagunare importante per la biodiversi­tà, dove si pratica la pesca con sistemi tradiziona­li, nel rispetto del ciclo naturale. Dalle barche il bottino raccolto nella notte arriva alle scenografi­che tavole del ristorante Fradis Minoris: un cubo di vetro, con terrazza sul mare, che racconta i prodotti del territorio attraverso la creatività del giovane chef Simone Lolli. Nelle vicinanze si trova Casa del Fico, un casale di campagna ristruttur­ato, con un ampio giardino. Gli interni sono curati e confortevo­li e lo spazio verde, con vigne, ginepri, tavoli fatti con legni recuperati dalla spiaggia, ha un accesso diretto al lido appartato di Pedra Longa.

Il mare si respira e si vede in ogni momento della giornata anche a Villa Chiarenza, sulla baia di Tueredda. “È una casa di famiglia dall’enorme valore affettivo”, racconta Alessandra Pinna, la proprietar­ia.

Il mercato degli affitti è in crescita in tutta la regione, ma tra Chia e Sant’Antioco le quotazioni sono ancora basse

“Il maestro Salvatore Ligas l’ha disegnata seguendo i movimenti della natura, del mare e del vento. Le linee sono arrotondat­e; tutti i materiali, dal travertino al sughero, al ginepro, sono locali e il patio è stato realizzato con i binari di un’antica ferrovia dismessa”. Dall’abitazione, immersa in un parco di ginepri, mirti, lentischi e olivastri, si accede alle piscine naturali tra le rocce.

DUNE SENZA FOLLA

Proseguend­o verso ovest, oltrepassa­to capo Teulada si arriva a Porto Pino, con le dune alte e impalpabil­i che sembrano un deserto sul mare: una baia di otto chilometri con luce bianca e acqua azzurra dalle dimensioni quasi oceaniche. La prima parte della spiaggia è la più affollata, ma spostandos­i verso le dune l’atmosfera diventa più solitaria, a eccezione di agosto e dei fine settimana. Ametà baia, lo stabilimen­to il Delfino è un rifugio tranquillo per chi cerca relax, fra immersioni nella lettura e bagni di sole. Prima delle dune, invece, l’ultima struttura è l’Oasi Azzurra, dove ci si ferma anche a pranzo per gustare l’ottima cucina di pesce.

A 200 metri dalla spiaggia sono confortevo­li e a buon prezzo i nuovi appartamen­ti del Residence Elegance, mentre a Porto Pinetto, immersa nel profumo dei pini di Aleppo c’è Villa Nereida, abitazione

L’ambiente si riflette nell’architettu­ra, con case bianche e luminose, curve e volute che sembrano scolpite dai venti

anni Sessanta, arredata con mobili in stile povero e pezzi etnici. “Dal giardino si accede a piccole lagune rocciose e a Cala dei francesi, una spiaggia di sabbia fine con conchiglie e frammenti corallini, riparata dal maestrale”, spiega Simona Zanda, la proprietar­ia. A mezz’ora di auto nell’interno vale una visita il borgo di Tratalias, nel Medioevo il centro più importante del Sulcis: case in pietra bianca, la sontuosa cattedrale di Santa Maria di Monserrato (1213) e, accanto, la Locanda Monserrat di Maurizio Serra: menu a base di pescato giornalier­o, prodotti biologici e a chilometro zero. A un’altra mezz’ora di guida, nel cuore di Teulada, lo chef Stefano Mei, nel suo ristorante Da Stefano, porta in tavola sapori genuini interpreta­ti con creatività. Tra le specialità, la fregola sarda cotta come un risotto, con ragù di cinghiale e nevicata di ricotta.

SANT’ANTIOCO, APPRODO DI POPOLI

Nell’isola di Sant’Antioco, collegata alla Sardegna da un istmo, mare e laguna si alternano, dando vita a ecosistemi delicati. Colonizzat­a dai Fenici, con i Romani fu elevata a rango di municipium, sotto l’impero di Claudio. Un susseguirs­i di baie, guglie di roccia, grotte, dune di sabbia fine e un entroterra aspro, formato da macchia, ulivi e fichi d’India, caratteriz­zano il paesaggio. Nella punta sudocciden­tale c’è un paese piccolo e abbagliato dal sole, Calasetta, borgo di pescatori: case basse e ordinate, strade strette, la cupola moresca della chiesa e il porto che sembra un acquerello.

Le spiagge si raggiungon­o facilmente e si scelgono in base ai venti. Quando tira il maestrale si va a Coaquaddus, Turri e Maladroxia; meglio invece Sottotorre, Le Saline e Spiaggia Grande se soffia lo scirocco. Alcuni tratti sono raggiungib­ili soltanto in barca, a piedi o in mountain bike, come il Nido dei passeri, una scogliera con una zona rocciosa balneabile. Dove la costa è alta e pietrosa si vede il faro bianco di Mangiabarc­he, su uno scoglio in mezzo al mare. Ville e appartamen­ti del Calasetta Residence sono sparpaglia­ti lungo la costa e nel centro storico e si possono affittare per una settimana o un weekend: “Abbiamo privilegia­to il bianco per mobili e pareti, così da dare agli interni un senso di ariosità e luce, riprendend­o i colori delle case locali a grandi vetrate”, racconta Matteo Salidu, torinese d’adozione, calasettan­o d’origine, direttore generale del residence, che agli ospiti fornisce, su richiesta, anche i servizi propri di un hotel di lusso.

A Villa Oleandro la zona notte è al piano di sopra, con una terrazza che guarda il mare, a poche centinaia di metri. Elegance è un appartamen­to nel centro storico, con un giardino interno che è un piccolo

Un territorio prezioso per gli scavi archeologi­ci e un paesaggio che tutela la biodiversi­tà

gioiello. Ogni estate artisti e scrittori raggiungon­o Calasetta per eventi culturali alla Torre sabauda, settecente­sca, o al Macc, museo di arte contempora­nea di Calasetta, con opere da Fontana a Veronesi, ai costruttiv­isti francesi. Si passeggia tra la piazza del municipio e via Roma, pedonale, dove la sera si ascoltano concerti di gruppi sardi: dal folk al jazz contempora­neo. Sul porto si apre l’immenso terrazzo di Casa Margherita, un appartamen­to su due piani che nella ristruttur­azione non ha tradito lo stile originario. Richiama lo stile tipico calasettan­o anche l’architettu­ra

dell’Oasi Blu, voluta da Antonello Atzeri, costruttor­e con la passione per il cibo, che ha lasciato la propria attività per dedicarsi all’agriturism­o. “Il ristorante segue la filosofia dall’orto alla tavola. Olio, vino, verdure: tutto è di nostra produzione. Il menu è di carne e ripercorre le antiche ricette. In carta non mancano mai il maialetto allo spiedo e la pasta fresca”. Nella proprietà c’è anche Villa Bianca, con piscina e terrazzo di fronte all’isola di San Pietro: “un’atmosfera sospesa, in particolar­e quando il sole sorge: è come avere in mano le chiavi del paradiso”.

 ??  ?? Villa Chiarenza, affacciata sulla baia di Tuerredda (Teulada, Sud Sardegna), inserita in un parco di diecimila metri quadrati. È una delle case sarde, da affittare in estate, scelte daDove.
DOVE
Villa Chiarenza, affacciata sulla baia di Tuerredda (Teulada, Sud Sardegna), inserita in un parco di diecimila metri quadrati. È una delle case sarde, da affittare in estate, scelte daDove. DOVE
 ??  ?? DOVE
DOVE
 ??  ??
 ??  ?? DOVE
DOVE
 ??  ??
 ??  ?? 1| La spiaggia di Su Giudeu, a Chia. 2 | Il giardino di Casa del Fico, che ha l’accesso diretto al litorale di Sa Pedra Longa.
3 | Il soggiorno di Villa Luxury, dimora anni Sessanta, a Chia.
DOVE
1| La spiaggia di Su Giudeu, a Chia. 2 | Il giardino di Casa del Fico, che ha l’accesso diretto al litorale di Sa Pedra Longa. 3 | Il soggiorno di Villa Luxury, dimora anni Sessanta, a Chia. DOVE
 ??  ?? Un interno di Villa Nereida, affacciata su Cala dei Francesi. A destra, la spiaggia di Is Arenas Biancas a Porto Pino, con le dune modellate dal vento.
Un interno di Villa Nereida, affacciata su Cala dei Francesi. A destra, la spiaggia di Is Arenas Biancas a Porto Pino, con le dune modellate dal vento.
 ??  ?? 1 | Calasetta, sulla punta settentrio­nale dell’isola di Sant’Antioco. 2 | Villa Oleandro, all’interno del Calasetta Residence, a due passi dal mare: può ospitare quattro persone. 3| L’Is Molas Resort, le cui ville sono state progettate da Massimilia­no Fuksas. Alle spalle si trova il parco di Gutturu Mannu (20 mila ettari).
1 | Calasetta, sulla punta settentrio­nale dell’isola di Sant’Antioco. 2 | Villa Oleandro, all’interno del Calasetta Residence, a due passi dal mare: può ospitare quattro persone. 3| L’Is Molas Resort, le cui ville sono state progettate da Massimilia­no Fuksas. Alle spalle si trova il parco di Gutturu Mannu (20 mila ettari).
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy