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Gilberto Gil e Caetano Veloso tornano insieme per i 50 anni di carriera in un festival per la difesa dei BENI COMUNI

- Testo di GUIDO ANDRUETTO

North è stato presentato lo scorso settembre a Tenerife durante lo Starmus, festival internazio­nale dedicato ad astronomia, esplorazio­ne dello spazio, scienza, arte e musica che, manco a dirlo, vede l’eclettico Brian May tra gli organizzat­ori. Addirittur­a, a questo evento ha dedicato un album live insieme ai Tangerine Dream ( Starmus - Sonic Universe), registrato proprio durante la prima edizione del festival, nel 2011.

Tre anni dopo, l’attrazione principale era invece proprio il film di Grigorij Richters, che «ha riscosso un enorme successo» e che ora viene proiettato in contempora­nea a diverse latitudini, esattament­e il 30 giugno, in occasione dell’asteroid Day per eccellenza: risale al 30 giugno 1908, infatti, il più grande impatto d’un meteorite con la Terra, in Siberia, dove un’esplosione a circa 5-10 chilometri dal nostro pianeta ha abbattuto circa 80 milioni di alberi, con un bagliore visibile a 700 chilometri di distanza. Si tratta del famoso “evento di Tunguska”, che quest’anno viene ricordato con iniziative spontanee – promosse dagli esperti di Asteroid Day – in varie parti del mondo.

Conferenze, lezioni, mostre, proiezioni sugli asteroidi sono previste, per esempio, al Science Museum di Londra, alla California Academy of Sciences di San Francisco, al Museo di Storia Naturale di Vienna... Quanto all’italia: ha aderito all’iniziativa l’osservator­io di San Marcello Pistoiese, dove da 25 anni un gruppo d’appassiona­ti monitora le zone del cielo in cerca di asteroidi (per informazio­ni: www.gamp-pt.net).

Finalmente la Nasa misura anche i più “piccoli”

«Finora, noi ne abbiamo scoperti 428», racconta Paolo Bocci, astrofilo e ispettore di polizia. «Funziona così: siamo sempre in contatto con il Minor Planet Center, l’unico ente mondiale che ha il compito di gestire gli asteroidi, di nominarli, di seguirli nel tempo. Quando c’è da osservare un certo tipo di asteroidi, l’ente lo segnala sul sito e noi – con tutti gli altri osservator­i profession­ali o amatoriali interessat­i – calcoliamo per loro l’orbita di quegli oggetti». Ma quali sono gli asteroidi davvero pericolosi? «Secondo la Convenzion­e internazio­nale, vengono chiamati PHA ( Potentiall­y Hazardous Object) gli oggetti che hanno dimensioni superiori ai 150 metri e si avvicinano a circa dieci volte la distanza Terra-luna, più o meno tre milioni di chilometri. Ora però la Nasa ha iniziato a catalogare anche gli asteroidi più piccoli. In caso di impatto – per dire – un asteroide col diametro di “appena” 50 metri potrebbe distrugger­e una città come Roma. Con i suoi quasi tre milioni di abitanti».

« P OT R E B B E B A S TA R N E UNO DI 50 METRI PER CA N C E L L A R E

U N A C I T TÀ COM E R OM A »

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