R E VO LU T I O N
Una generazione di GIOVANI SCRITTORI, editori e intellettuali americani sta cambiando il mondo della letteratura: eleganti e appassionati, incrociano arte, moda e marketing perché il libro sia di nuovo contemporaneo
Considerato dal New York Times una sorta di sex symbol letterario, ha avuto il difficile compito di svecchiare la storica rivista di settore The Paris Review e ci è riuscito alla grande a colpi di podcast, post esilaranti, eventi nei club letterari più esclusivi di Manhattan, collaborazioni con lo Standard Hotel, dove ha messo a disposizione una stanza per scrivere romanzi... È creativo, carismatico, appassionato ed empatico, l’editore che ogni scrittore vorrebbe avere: ha preso in mano il controverso romanzo di Michel Houellebecq, Sottomissione, traducendolo senza i filtri politicamente corretti tipici degli americani. L’autore italiano Francesco Pacifico lo chiama «il Don Draper dell’editoria», perché «ti riceve verso sera in ufficio con biliardo, giradischi e molta vodka, si veste bene e sembra in grado di amare la vita. Nonostante sia un intellettuale».
LORIN S TEIN
(42 ANNI)
Il suo secondo libro, The Edge Becomes the Center, è un’imponente “oral history” sui cambiamenti socio-culturali nell’america del XXI secolo. Paladino degli scrittori bisognosi di spazio, gestisce una villa nell’upstate New York chiamata Ledig House, che ha messo a disposizione delle personalità letterarie di tutto il mondo. Gli scrittori possono scegliere se fermarsi a scrivere lì, o nella sede corrispondente in India.
DW G I B S O N ( 3 7 A N N I )
CARY
GOLDSTEIN
(40 ANNI)
Il senso del business è fondamentale per scalare il mondo letterario a New York
Il suo ultimo romanzo, Orient, un giallo molto avvincente, è stato definito dal Guardian «la versione letteraria di Twin Peaks scritta da Donna Tartt mentre Francis Scott Fitzgerald prepara da bere». I critici del Daily Telegraph lo paragonano a giganti come Updike, Eugenides e Franzen perché riesce a far convivere la tensione narrativa con una prosa sofisticata. Editorialista di Interview Magazine, si batte per far emergere il mondo letterario nelle riviste di moda e costume, proponendo interviste a grandi scrittrici come Joan Didion, Toni Morrison e Zadie Smith. Lo chiamano prodigio, o stella nascente, ed è uno dei più giovani agenti letterari della Gernert Company. Si distingue da molti altri perché vieta a se stesso di passare anche un solo secondo sui social network. Non usa Twitter né Facebook e tantomeno Instagram. È all’antica. Ama i romanzi lunghi e stampati su carta. Quando un manoscritto gli piace, prende il primo aereo e si precipita dall’autore. Per inciso, ha scoperto lui Garth Risk Hallberg, riuscendo a vendere il suo primo romanzo di 900 pagine ( City on Fire) per ben due milioni di dollari alla storica casa editrice Knopf. Alto, elegante, Chris è determinatissimo: arriva di corsa al suo ufficio a Midtown partendo da Brooklyn, ma quando sta con la sua adorata cagnolina Grete, diventa un pezzo di pane.
WILLING
DAV I D S O N
(38 ANNI)
C H R I S TO P H E R B O L L E N ( 3 9 A N N I )
CHRIS P ARRIS–LAMB
(33 ANNI)