LA F ORZA DI E SSERE JAG G E R
Arriva Vinyl, la serie tv sulla nascita del punk nella New York degli Anni 70, prodotta da Mick (con Scorsese) e interpretata dal figlio JAMES. Che qui racconta cosa vuol dire crescere con gli Stones
Gli occhioni blu e i capelli biondi che virano al rosso li ha presi dalla mamma, le labbra sono evidentemente eredità paterna. I modi gentili e quasi timidi sono frutto di ottime scuole inglesi. Anche lo stile è tipicamente british: maglioncino blu, pantalone stretto, stringate nere. Ma basta posargli addosso lo sguardo per più di un minuto, che la contraddizione di questo trentenne salta subito fuori. Il problema è che James Jagger ha una faccia famosissima e al tempo stesso sconosciuta. Famosa perché ha avuto il patrimonio genetico da Mick Jagger e Jerry Hall, la coppia- simbolo del glamour anni Ottanta, le cui foto definiscono un’era e uno stile. Sconosciuto perché − a parte un passato da musicista nella band Turbogeist e qualche ruolo minore in film di scarsa visibilità − James ha condotto fino a oggi una vita relativamente anonima.
«Interpreto il leader di una band che fatica a
trovare il successo: per loro fu molto diverso»
Fino a oggi, appunto, perché per Jagger junior tutto sta per cambiare: « Se sono pronto a essere riconosciuto e a vedere la mia faccia sui giornali? Sinceramente è l’aspetto che mi rende più nervoso. Sono un timido, non mi piace l’attenzione, e mi dispiacerebbe perdere la libertà di prendere la metropolitana e girare in incognito. Vorrà dire che farò un grande uso di cappelli per mimetizzarmi meglio » , racconta ridendo, ben consapevole del fatto che il ruolo di Kip Stevens in Vinyl sia l’occasione della