La storia scritta in faccia
Dai Beatles agli hipster, fino all’ultima moda dei trapianti (!), la BARBA è « un’affermazione di mascolinità ma anche specchio della cultura ». Un libro ne spiega usi e rivoluzioni
L’estate del ’ 69, in termini di barbe e capelli, fu la più lunga del XX secolo. Mentre Armstrong e Aldrin mettevano piede sulla Luna con i capelli a spazzola, i Beatles attraversavano le strisce pedonali coperti di peli, ancora più del solito: solo Paul Mccartney si era rasato poco prima che il fotografo scattasse la celebre copertina di Abbey Road. A Woodstock, musicisti barbuti e baffuti, come Jerr y Garcia, Jimi Hendrix e Graham Nash, si esibirono in tre giorni di rock, droga e utopia per una folla di giovani americani che sfoggiavano una peluria ribelle simile a quella di John Lennon nel “Bed-in” con Yoko Ono, del marzo precedente ad Amsterdam, contro la guerra in Vietnam.
«Ora è quasi più importante dell’abito che si indossa»
Alla fine degli Anni 60, dunque, la barba è un simbolo di protesta, una manifestazione del pensiero, oltre che del proprio stile. Ma così, del resto, è stato sempre nei secoli. «La storia degli uomini è letteralmente scritta sulle loro facce » , af ferma Christopher OldstoneMoore, professore alla Wright State University, in un libro pieno di curiosità e aneddoti che ripercorre l’evoluzione ( anche nel senso di teoria dell’evoluzione) del-
L’ODORE ELETTRICO DELLA “GENERAZIONE Y”
Sempre connessi, pronti al cambiamento, ambigui q.b. e affamati di condivisione. Avevano già un identikit, adesso hanno un profumo pensato per loro. è l’odore elettrico della modernità gender- free, la fragranza pensata per quella che i sociologi hanno chiamato “generazione Y”. Sono i famosi Millennials, capaci prima di tutto di creare legami fluidi (di qualunque tipo essi siano), valorizzare le diversità e muoversi insieme, senza problemi, da un ambito all’altro. È proprio basandosi su questi tratti distintivi che Calvin Klein ha creato la nuova eau de toilette CK2, in vendita in questi giorni, che si ispira all’essenza delle esperiene condivise. Si tratti di amicizia, amore o provocazione, purché fuori dagli schemi predefiniti. E infatti tra le note di questo profumo spiccano elementi inattesi, come il pungente wasabi o la freschezza dei ciottoli bagnati. Esaltati per contrasto dalla rotondità del vetiver, dall’incenso e dal sensuale legno di sandalo. La forma del flacone è un’ampolla trasparente che, se viene capovolta, “si connette” al suo tappo. Come dire, tutto in un link. (da 39 euro) calvinklein.com (Laura Taccani)