L’ARTE DELL’INCISIONE
Due designer ossessionati dal coltello perfetto hanno creato lame per godere a ogni taglio. Con un’estetica bucolica degna di Versailles
Se il caviale si degusta in un cucchiaino di corno o madreperla, e lo champagne si sorseggia da un calice di cristallo, la carne merita di essere incisa con un coltello così: manico in legni pregiati come palissandro, ginepro, ulivo o ebano granadilla; lama sottilissima, in acciaio inox 2CR13 o titanio, con decori a tema che sembrano tatuaggi. Ovvero: l’arte del taglio per il massimo godimento sensoriale ed estetico. La linea francese Deejo, ora distribuita da Künzi anche in Italia, comprende motivi ispirati alla natura, allo sport, alla grafica, ai disegni tribali e all’art Déco. Leggeri, ergonomici, bellissimi, tutti i modelli portano la firma di Luc Foin e Stéphane Lebeau, duo di designer con la fissa del coltello perfetto: dopo «vent’anni di studio e d’entusiasmo» il loro primo Deejo, a serramanico, è entrato in produzione nel 2010 ed è diventato un cult. Sono seguiti numerosi altri esemplari da tasca: tarati 15, 27 o 37 grammi, dotati o meno di clip per la cintura, con tattoo sulla lama o senza, dal manico in legno o in acciaio, personalizzabili (vale la pena di provare a progettarsi il proprio online su my.deejo.fr). Ora, ecco la coltelleria da tavola. I prezzi variano a seconda dei modelli. Il set da sei commensali del Toile De Jouy ( nella foto a fianco) costa 210,50 euro: il nome è quello dei celebri tessuti per arredi, realizzati nei pressi di Versailles fin dal ’700, di cui riprende i decori figurativi, tornati di tendenza perfino nell’abbigliamento. Come dimostra la nuova collezione uomo Autunno-inverno di Gucci. (Olga Noel Winderling)