IL COLORE DI UN BUON TAGLIO
Le forbici più famose del mondo hanno molto in comune con le sedie Thonet, le prime smontabili in assoluto, che nella Vienna dell’ottocento facilitarono gli imballaggi e le spedizioni nel mondo. E perfino con l’azienda svedese Ikea, che negli Anni 50 iniziò la sua fortuna dando vita al design accessibile. Anzitutto, anche le Fiskars sono un prodotto del Nord Europa, precisamente della Finlandia. Inoltre, come nei due casi precedenti, sono state pioniere di qualcosa, abbattendo al contempo i costi di produzione. Trattasi, in effetti, delle prime forbici della storia con il manico in plastica.
La scelta dell’arancione è stata casuale: il designer, Olof Bäckström, aveva pensato al nero, al rosso o al verde. Ma quando si trattò di realizzare i prototipi, un tecnico parsimonioso utilizzò, già che c’era, anche il colore che aveva in macchina. E fu quello a vincere, infine, nella votazione interna all’azienda Fiskars, nel villaggio di Billnäs.
Cinquant’anni dopo, la Finlandia festeggia l’icona assoluta del suo design chiamando trenta artisti e creativi di diversi Paesi a raccontare le forbici e i loro possibili usi. Le loro opere sono esposte al Museo del Design di Helsinki (e on line su fiskars.com) nella mostra Our Scissors, dal 7 settembre al 29 ottobre: un’occasione per scoprire nuovi talenti, come la finlandese Riikka Fransila, che ha reinventato il collage, o la norvegese Bit Vejle, specializzata in ricami di carta. Ma anche per vedere all’opera, in una performance dal vivo, il collettivo berlinese Tape That Collective, che realizza incredibili murales giganti esclusivamente con nastro adesivo.