TECNOLOGIA L’alleato del cervello
Mi è stato chiesto di spiegare che cosa ha di rivoluzionario Google. È sufficiente rispondere che ci ha trasformati in dei cyborg? Non pensate agli uomini bionici tipici dell’immaginario cinematografico, ma a ciò che siamo noi oggi. Un mix di cellule ( quelle che madre natura ci ha fornito) e una quantità enorme di informazioni che non potrebbero stare nel nostro cervello e che portiamo sempre con noi grazie a uno smartphone e che recuperiamo in tempo reale attraverso Google. Siamo i protagonisti ( o le cavie) di un salto antropologico che cambierà le abitudini del nostro sistema nervoso e nel quale le informazioni non sono più un bene scarso. Diventa quindi fondamentale non tanto possedere nozioni, per quelle basta un telefonino, ma saper recuperarle, aggregarle, analizzarle. E in questo Google è oggi il nostro principale alleato. Negli ultimi anni sono stati prodotti ( e messi in rete) più dati che in tutta la storia del pianeta Terra. Una tendenza che non si fermerà. Ritrovare quelli più rilevanti per la nostra vita e il nostro lavoro è una sfida sociale e tecnologica difficile da affrontare. Google può farcela. Nella speranza, però, che troppo potere non si concentri a Mountain View, la sede di Bigg. In quel caso il nostro principale alleato potrebbe trasformarsi in un rischio per la democrazia.