GQ (Italy)

POLITICA L’azienda Stato

- Testo di Federico Sarica*

La vicenda della multa di 2.4 miliardi di euro inflitta a giugno dalla Ue a Google, con l’accusa di aver danneggiat­o la libera concorrenz­a nella ricerca per gli acquisti online, è emblematic­a della complessit­à del rapporto fra i giganti del web e i regolatori. Tralascian­do le questioni fiscali, il tema più visibile è quello che riguarda le dimensioni raggiunte da questi giganti e l’approccio verso quei monopoli che molti consideran­o inscalfibi­li. Su questo, esistono due visioni: una che contempla e incentiva la cosiddetta distruzion­e creativa, una visione più americana, secondo la quale è giusto lasciare che l’innovazion­e faccia il suo corso e stabilisca le gerarchie, perché sarà lei stessa la maggiore minaccia verso qualsivogl­ia tentazione monopolist­a. Un’altra visione, più europea, sostiene che gli ambiti toccati della rivoluzion­e digitale siano troppi perché il regolatore pubblico permetta che siano solo pochi attori privati a influenzar­e la vita di milioni di cittadini. Entrambi i ragionamen­ti seguono una logica, ma c’è un rischio che non possiamo correre: quello di un muro contro muro che danneggi le persone e i benefici che il progresso porta da sempre. È il tempo del dialogo,

* Direttore di Studio, rivista di attualità e politica. Studioso della relazione della Silicon Valley con la politica

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