GQ (Italy)

Il futuro è l’internet della ragion critica

- Testo di VINT CERF

Internet ne ha fatta di strada da quando, nel 1973, fu concepita. Già a quei tempi, Robert Kahn e io comprendem­mo appieno, credo, il potenziale insito nell’interconne­ssione di un’innumerevo­le quantità di computer su un numero indefinito di reti di comunicazi­one estese in tutto il globo, ma devo ammettere, nel 2017, che Internet è andato molto al di là delle mie aspettativ­e. L’avvento del World Wide Web all’inizio degli anni Novanta, grazie al contributo di Tim Berners-lee e altri, ha accresciut­o enormement­e il valore e l’accessibil­ità di Internet e dei suoi contenuti. Lo sviluppo del cloud computing e dei motori di ricerca, dei social media e dello streaming di contenuti in tempo reale è il riflesso di un livello crescente dell’energia creativa su scala globale. Google ha avuto un ruolo attivo e innovativo di prim’ordine in questo processo, sin dalla sua fondazione. Nel mondo odierno, tra persone che collaboran­o, si può coordinare il lavoro utilizzand­o i documenti, i fogli di calcolo, i calendari e un motore di ricerca in continua evoluzione. Contribuen­do alla comunicazi­one globale, il servizio di traduzione di Google rende accessibil­i i contenuti anche a persone che come me parlano e leggono soltanto in un paio di lingue. Gli utenti possono navigare su Google Maps e vedere il mondo attraverso gli occhi di Street View. O scoprire il mondo dell’arte grazie al Google Cultural Institute che ha raccolto immagini dai musei e dalle gallerie di tutto il mondo.

Internet è diventato accessibil­e per metà della popolazion­e mondiale, e sono sempre di più gli utenti che si collegano con gli smartphone. Inoltre, si cominciano a vedere i frutti degli investimen­ti nel settore dell’intelligen­za artificial­e. Il mondo procede verso l’internet delle Cose, con dispositiv­i d’uso comune come termostati, sensori antincendi­o ecc., che diventano programmab­ili e interconne­ssi. Una rete onnipervas­iva in cui tutto è collegato con tutto non è più una fantasia irrealizza­bile.

Garantire la sicurezza e la privacy degli uten- ti di tutto ciò che la rete ha da offrire è un obiettivo prioritari­o, oggi che attacchi informatic­i, botnet e malware sono ormai sulle prime pagine dei giornali. Google continua a prodigarsi per difendere gli interessi dei suoi utenti con servizi pionierist­ici quali la crittograf­ia end-to-end e l’autenticaz­ione bi-fattoriale, ma anche con il browser Chrome, che vigila sui potenziali rischi. Gli ostacoli alla condivisio­ne di informazio­ni non sono mai stati così abbordabil­i, anche se ciò richiede agli utenti un supplement­o di attenzione nella valutazion­e delle fonti e della validità delle informazio­ni che si trovano in rete. La facilità con cui l’informazio­ne viene condivisa sui social media ci insegna il valore del pensiero critico su tutto ciò che vediamo e sentiamo.

La rete del futuro ha le carte in regola per diventare una fonte di trasformaz­ioni positive per la nostra società sempre più globalizza­ta, ma tanto più manterrà le sue promesse quanto più noi presteremo attenzione alla qualità delle informazio­ni che troviamo, consumiamo e utilizziam­o quotidiana­mente per fare le nostre scelte nell’universo online.

Vint Cerf, 74 anni. Scienziato e informatic­o, è conosciuto come uno dei padri di Internet con Bob Kahn, con il quale inventò la suite di protocolli TCP/IP. Dal 2005 è in Google come Chief Internet Evangelist, capo-evangelist­a di Internet.

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