L’ATTRAZIONE DI BOSTON
Viaggio a Fenway Park, il tempio dei Red Sox, dove da oltre un secolo si scrive la storia del baseball. Tra Stephen King, oggetti volanti e drink alla menta
Le cronache della prima partita di baseball dei Boston Red Sox dentro Fenway Park condivisero le prime pagine con l’affondamento del Titanic, nell’aprile del 1912:
ballpark ecco quanto è vecchio il più vecchio d’america. Per tenere in ordine tragedie e trion di oltre un secolo, i Red Sox − oltre ai giocatori, un allenatore, i magazzinieri e l’uf cio stampa − hanno anche uno storiografo a libro-paga, un ex giornalista del The Boston Globe
di nome Gordon H. Edes. «I cronisti sportivi di solito non si beccano un uf cio con targa e nome sulla porta, eh?», spiega. Nel suo ci sono foto, libri,
La Gazzetta cimeli, e una prima pagina de dello Sport
incorniciata, con un titolo sulla Juventus e la foto di Del Piero. Ma in taglio basso, eccola: la notizia della vittoria dei Red
World Series Sox alle del 2004. Fu il giorno in cui ruppero la “maledizione del bambino”, 86 anni senza vittorie come punizione del fato per aver venduto Babe (appunto) Ruth agli Yankees. «E fu la prima volta che La Gazzetta
ebbe il baseball in prima pagina». Quel giorno a Boston nessuno rimase indifferente: intorno al negozio della squadra c’era una la di mezzo chilometro con tifosi che volevano una maglietta celebrativa da portare sulla tomba dei genitori e dei nonni, morti senza vedere quella vittoria.
Questa è una delle tante storie che popolano il gigante ferroso Fenway Park: lo hanno de nito tempio, rottame, Louvre del baseball, trappola obsoleta. È sopravvissuto a ogni progetto di demolizione per poi essere rimesso a nuovo con una riquali cazione che ha portato la sua capienza a 37 mila posti, senza intaccarne il fascino. Oggi è l’attrazione turistica più visitata di Boston.
«Gli Yankees, a New York, hanno una nuova arena da due miliardi. Ma qui c’è la storia, e quella non la compri con i soldi».
stadium Fenway non è uno , cioè un’arena multifunzione che si adatta a ogni sport
ballpark o evento, ma un : qui si gioca a baseball, punto. Si può visitare con i tour guidati in qualsiasi parte dell’anno, ma il modo migliore per capire cosa sono Fenway Park e il baseball a Boston è assistere a una gara della Major League Baseball, che va dalla primavera all’autunno.
«La cosa più bella, qui, è l’intimità. Ci sono dei posti in cui sei più vicino del lanciatore alla casa base». È dove si siedono due
Stephen King fanatici della squadra come
Matt Damon e . Ma se cercate qualcosa di
Green Monspettacolare, accomodatevi sul ster
, la parete verticale di 11 metri in cima alla quale si trovano i posti più suggestivi di Fenway Park. Sono stati de niti «l’investimento immobiliare più pregiato nella storia del baseball» perché è qui che volano i fuoricampo dei battitori destri, e infatti una scritta avverte: «Oggetti volanti potrebbero
Green uscire dal campo». Non lontano dal Monster c’è un orto biologico, perché oggi
resident chef Fenway Park ha anche un , Ron Abell, che viene personalmente a scegliere la menta per i drink.
Il corridoio per arrivare dal mostro verde al ristorante ha le pareti piene di foto storiche della squadra: i dolori in bianco e nero, le gioie a colori. Oggi Boston vive un rinascimento sportivo con i Celtics nel basket, i New England Patriots nel football. E i Red Sox. Da quando la maledizione è stata inter
World Series rotta, hanno vinto tre volte le :
«Se Fenway ruggisce, non c’è concentrazione che tenga», spiega Mookie Betts,
duesterno destro della squadra, seduto sul gout
, la panchina delle leggende: «Quando ho iniziato a giocare, giocavo e basta, non sapevo niente del passato. Poi mi sono trasferito qui, e la storia mi è entrata sottopelle».