GQ (Italy)

MEMORIE DI VIAGGIO

Fodere masai e pelle profumata è il vintage di Mont Blanc

- Testo di GIOVA N N I AUDIFFREDI

Tutti avremmo voluto partire al anco di John Hanning Speke, alla ricerca delle sorgenti del Nilo per trovarci a contemplar­e sulle sponde del Lago Vittoria la meraviglia dell’africa inesplorat­a. Poi, anche senza pizzicotto, ci svegliamo in uf cio. Ma il desiderio del viaggio, dell’avventura, della mistica dell’impresa, rimane e si alimenta anche della sua estetica. Non è più tempo di bauli e portatori, ma il gusto per un certo bagaglio ricercato fa la differenza anche nello scompartim­ento di un treno.

Diventa ancora più identi cante dello stile se si tratta di un accessorio da trasporto urbano, come nel caso di uno zainetto. Una

Monscelta di campo è la nuova collezione tblanc Heritage 1926

, dove la data celebre l’inizio dell’esperienza nella pelletteri­a della

La mia maison. Ispirata ai safari, sul genere Africa

, la collezione ha un’aria vintage che non corrispond­e affatto all’idea del maltrattat­o e dell’used ttizio. Tutt’altro: pelle raf nata, tinta con colori a base vegetale e lavorata dagli artigiani secondo l’uso della tradizione toscana per trovare il giusto punto di bruno scuro che regali il fascino dell’indossato. Con l’aggiunta dell’uso di particolar­i emollienti per aggiungere una profumazio­ne particolar­e alla materia.

Cerniere e inserti in metallo dorato e anticato, logo Montblanc e poi il tocco chic delle fodere rosso Masai, ovvero di quel colore che i guerrieri che vivono a cavallo tra Kenya e Tanzania vestono per farsi riconoscer­e da lunga distanza nella savana.

La collezione è fatta di venti pezzi. Si va dal borsone no la porta passaporto.

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LA COLLEZIONE
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