IL RINASCIMENTO di una grande griffe
Lussi contemporanei, oggetti che trasmettono piacere. Il mondo di Pineider torna a nuova vita con lo stile che lo ha reso grande nel mondo
Testa, cuore, anima. Che per Pineider si traducono in carta prestigiosa, strumenti di scrittura e accessori di pelletteria. Le prime incisioni su carta risalgono al 1774, lʼexpertise sulle penne è del 1880 quando Pineider, primo in Italia, proponeva nel suo negozio di Firenze le prime stilografiche Waterman. Sulla pelletteria, legata agli strumenti del mondo delle professioni, invece la credibilità ha solo un secolo. Oggi Pineider sta vivendo un momento speciale della sua storia, grazie a un percorso virtuoso innestato da un solido e appassionato investitore: la famiglia Rovagnati. In questa
fase rinascimentale, cʼè tutto l'orgoglio di rappresentare un punto di riferimento della tradizione made in Tuscany, con profonde radici a Firenze (dove è rinata grazie anche alla boutique di piazza deʼ Rucellai e allʼadiacente show room di via del Parione), ma con una qualità dei prodotti senza tempo, che creano una connessione di stile tra passato e presente. Un legame intelligente tra lʼimportante archivio e il desiderio di ricercare un innovativo design degli oggetti e dellʼidentità estetica. Un mondo, quello di Pineider, che a Roma, nella seconda storica boutique di via dei Du e Macelli, è un punto di riferimento per l ʼ establishment capitolino, dal Vaticano ai palazzi della politica. Ma soprattutto Pineider costituisce un esempio di quella tradizione positiva fatta di saperi, di armonie, di ricerca ossessiva della qualità, capace di contagiare per entusiasmo e serietà anche le nuove generazioni che si affacciano nel mondo del lavoro e ricercano punti di riferimento di un savoir- vivre. È in atto un trend, quello del ritorno alla calligrafia, al ritrovato piacere materico nell'utilizzo della carta e degli strumenti di scrittura. Solo Pineider è in grado, per la sua storia e la legittimità conquistata dai suoi prodotti, di inserirsi come elemento distintivo in questo filone, marcando la differenza con l'emozione di un lusso contemporaneo.