Privacy a sette stelle
Tre chalet ricchi di arredi italiani e servizi formano un nuovo borgo da milionari a Cortina d’ampezzo
Cortina ha acceso i motori dei Mondiali di sci alpino del 2021. Dopo cinque tentativi andati a vuoto, la cittadina ampezzana ha raggiunto il traguardo. Per questo nella perla delle Dolomiti fervono i cantieri. Tra cui quello della nuova pista Vertigine Bianca, che ospiterà le discipline maschili, il cui tracciato correrà lungo il Vallon di Pomedes, il canalone dell’olympia e Rumerlo. Ma c’è un cantiere che invece è già terminato. E che si affaccia proprio sullo spettacolo delle Tofane e delle Cinque Torri. È il Borgo YC/LV, settemila metri quadrati che racchiudono un insieme di tre grandi chalet, appoggiati sulla celebre passeggiata. «Un progetto durato quattro anni, che ha coinvolto per l’80% manodopera ampezzana, nella realizzazione di un luogo che unisca l’estetica della valle con l’idea di un interior design non caricaturale, che appagasse il bisogno di piaceri contemporanei d’alta gamma», racconta il patron Simone Longarini, erede della famiglia di imprenditori con interessi nel real estate e nella finanza. Rimadesio, Jacuzzi, Gessi, Technogym, Brandoni, Pratesi, un insieme di brand dell’arredo che contribuiscono a comporre l’atmosfera di grandi spazi disposti su più piani, che comprendono le abitazioni con grandi suite e imponenti living, ma soprattutto i servizi di lusso: cinema privato, spa con piscine riscaldate.
«Questi tre chalet rispondono a un bisogno che a Cortina − realtà che amiamo e in cui abbiamo la nostra villa − era molto sentito dalla clientela internazionale più esclusiva, che sarà anche quella dei Mondiali. I grandi hotel presenti in città non possono dare una risposta a privacy e servizi
di lusso a 7 stelle, chef, butler, autisti e personale di servizio completamente dedicati. Non a caso le 23 agenzie in tutto il mondo che propongono il nostro prodotto sono impazzite», continua Longarini.
I tre chalet, da un minimo di 760 a un massimo di 900 metri quadrati, sono infatti in locazione − da dicembre ad aprile − a cifre che arrivano anche a 110 mila euro per settimana. Ora a Cortina manca solo un vero aeroporto, perché l’imbuto della statale Alemagna è diventato davvero scoraggiante per chi è abituato a trasferimenti rapidi.
Si chiama Bond, James Bond e, oltre a bere Vodka Martini agitato non mescolato, correre sulla sua Aston Martin, sfoderare la pistola come biglietto da visita e sedurre le donne più belle del pianeta c’è un’altra cosa che sa fare molto bene: sciare. Fatta eccezione per Sean Connery, che in Missione Goldfinger (ambientato a Andermatt) si limita a tenere gli sci in macchina, il più famoso agente segreto al servizio di sua maestà spesso si è trovato a sfrecciare sulle più belle nevi d’europa. L’ultima avventura si è vista nel ventiquattesimo film della serie, Spectre, a Sölden, in Austria, dove Daniel Craig si esibiva in scene d’azione saltando dalla modernissima cabinovia Gaislachkoglbahn a 3.050 metri d’altezza, atterrando sulle piste e percorrendo in velocità la strada del ghiacciaio. Ed è proprio qui, accanto al rinomato Ice Q, il ristorante gourmet più alto d’europa (nel film era la clinica psichiatrica), che inaugurerà 007 Elements. Non un museo né una mostra temporanea come tante, ma un’installazione cinematografica costruita nella pancia della montagna del Gaislachkogl, località che, ben prima del film, è conosciuta per la Coppa del Mondo di Sci. Il nome dell’installazione fa riferimento alle 7 gallerie dove verrà inscenato il mondo di James Bond: ogni stanza avrà un focus diverso, c’è quella dedicata ai personaggi cattivi, alle Bond girls e un’altra al film Spectre, con video di backstage e oggetti utilizzati dai personaggi.
Il progetto, nato da una collaborazione tra il direttore creativo Neal Callow (anche art director di Casino Royale, Quantum of Solace, Skyfall e Spectre) e Tino Schaedler, di Optimist Inc. e dal suo team, prevede un
percorso sensoriale della durata di un’ora che coinvolgerà i visitatori (non più di 25 alla volta) con giochi di luce ed effetti sonori dal grande impatto emotivo.
I lavori dell’edificio, seguiti dal pluripremiato architetto tirolese Johann Obermoser, lo stesso che ha progettato la cabinovia e il ristorante Ice Q, termineranno alla fine dell’anno con l’inaugurazione prevista all’inizio del 2018. Nel frattempo, per chi volesse ripercorrere le tappe di James Bond, gli impianti del comprensorio sciistico Sölden Ötztal aprono il 16 novembre.