PRIMIZIA DI STAGIONE
Agro, fresco, amaro: il chinotto evoca le lunghe estati calde, la felicità, il divertimento. Ora anche in gocce, da capo a piedi
Se fosse una canzone sarebbe Ma il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano, e se fosse un film La prima cosa bella di Paolo Virzì. Acqua di Parma immagina così Chinotto di Liguria, l’ultima eau de toilette della famiglia di fragranze Blu Mediterraneo. Protagonista star è il citrus myrtifolia, conosciuto con il nome di chinotto, frutto orientale dal sapore agro e amaro con proprietà organolettiche, quali la succosità della polpa e l’intensità degli aromi, fortemente evocative.
Leggenda vuole che la pianta sia sbarcata dalla Cina nel porto di Savona nel 1500, e che abbia trovato nella riviera di Ponente il suo habitat naturale grazie a un navigatore che trapiantò l’agrume nella terra ligure. Durante la Belle Époque i savonesi erano soliti gustare piccoli frutti di chinotto immersi nel maraschino e fino a trent’anni fa, nelle fredde giornate d’inverno, era invece abitudine accompagnare il caffè espresso con il frutto dalla scorza verde smeraldo immerso nel liquore. Ancora oggi alcune pasticcerie candiscono l’agrume, mentre la bevanda torna come drink di tendenza, specie nel periodo estivo perché dissetante (nella varietà Chinotto di Savona è presidio Slow Food). Questo piccolo frutto è anche un booster di benessere: contiene quasi il doppio di vitamina C rispetto alle arance, carotenoidi e potassio, è insieme digestivo e antiossidante, ottimo per accelerare il metabolismo e combattere l’insonnia.
In profumeria invece è l’ingrediente star di stagione, per la sua freschezza rinvigorente. Il sillage creato da Acqua di Parma dà la stessa adrenalina di un tuffo dalle rocce a picco sul mare. In testa, unita al mandarino, l’essenza di chinotto è brezza pura. Gelsomino e geranio la rinfrescano, cardamomo e rosmarino energizzano e, nel fondo, patchouli e musk infondono pace.