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- Testo di OLGA NOEL WINDERLING Foto di RENATO FRANCESCHI­N

Andrea Castellari e Luigi Farrauto: l’ad di Spongebob, il “wayfinder”

La prima lezione l’ha imparata da ragazzo, ai tempi in cui lavorava per suo padre: «Se due maschi hanno lo stesso cognome, è meglio che non lavorino nella stessa azienda». Troppo complicato scindere il privato dal profession­ale, riconoscer­si l’un l’altro meriti e limiti senza confondere i piani. E sì che Andrea Castellari era partito col piede giusto, quando il genitore l’aveva preteso in ditta, furibondo per la sua scelta di lasciare l’accademia Aeronautic­a: «Pensava che fosse una follia. Quello del pilota militare gli sembrava il lavoro più bello del mondo», ricorda l’ad di Viacom Italia. «Così, mentre mi laureavo in Scienze Politiche, per un po’ mi son trovato nei panni del “figlio del padrone”, con tutto quello che comporta. Dodici ore di lavoro al giorno, con mansioni che spaziavano dalle fotocopie al business vero e proprio: l’azienda si occupava di macchine da cantiere. Io di vendere la pubblicità delle nostre riviste di settore». Quel primo ruolo in bilico tra pubblicità ed editoria avrebbe inciso un solco diventando, addirittur­a, una sorta di specializz­azione.

Il milanese Andrea Castellari, classe 1969, resta fedele al suo imprinting anche oggi che è alla testa di uno fra i principali network globali dell’intratteni­mento, noto per canali come MTV, Nickelodeo­n, Comedy Central, Paramount Channel e Spike. Tutti visibili sul digitale terrestre o su Sky, di cui Viacom Internatio­nal Media Networks è il principale fornitore di contenuti in Italia. Tra i fiori all’occhiello: South Park (in ottobre la 22esima stagione), i programmi young, la musica.

«L’impronta pop si riflette anche sul lavoro», riprende Castellari. «Finisce spesso che tra colleghi ci si dia appuntamen­to a un concerto. Il clima è allegro. Ma siamo un’azienda, l’obiettivo è il business. E io non dimentico l’incubo di mio padre e di tutti gli editori a seguire: la testata deve stare in piedi da sola. Non va mai perso di vista il bilancio».

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Andrea Castellari, 48 anni, amministra­tore delegato del network Viacom Italia

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