TRADIZIONE FONDENTE
Audemars Piguet lancia tre Royal Oak Offshore inediti: uno si ispira al cioccolato
Di una ventina d’anni più giovane dell’iconico Royal Oak solo tempo, lanciato nel 1972, il cronografo Offshore di Audemars Piguet ne costituisce la versione più sportiva e “muscolosa”. Infatti, nonostante la discendenza sia immediatamente riconoscibile per via della lunetta ottagonale fissata da viti passanti e la forma di cassa e anse, diversi altri elementi − come diametro, spessore e corona − sono stati rielaborati. Oppure inseriti ex novo, come i pulsanti cronografici. Il modello fu presentato nel 1993 e si dice che Gerald Genta, l’autore del Royal Oak, quando lo vide non apprezzò affatto le modifiche, lamentando in sostanza che la sua creatura fosse stata snaturata. Fu cattivo profeta, perché da allora anche l’offshore diventò un cavallo di battaglia dell’audemars Piguet, e la sua collezione continuò ad ampliarsi.
Quella del 2019 prevede due modelli in acciaio e uno, nella foto, in oro rosa completato da un cinturino in gomma marrone o camouflage. A dominare è l’abbinamento tra il rosa dell’oro e il color cioccolato: di questa tonalità sono infatti la ghiera in ceramica, il quadrante lavorato a motivo di larghi riquadri (detto Méga Tapisserie), la corona a vite e i pulsanti. Da notare che questi ultimi, del tipo a oliva, sono inseriti in due guide applicate sul fianco della cassa che si raccordano con la protezione della corona. Con indici applicati e lancette in oro luminescenti, il quadrante presenta tre contatori, il datario e la scala tachimetrica, mentre il movimento è un calibro a carica automatica con rotore in oro, bilanciere che oscilla a 21.600 alternanze/ora e 50 ore di autonomia di marcia. Un campione di lusso, tecnica e sportività sulla breccia da più di 25 anni. _ (G.N.)