RAGAZZINA IN CARRIERA
Arrivano gli spiriti guida di His Dark Materials
Riuscire dove Nicole Kidman e Daniel Craig hanno fallito, e cioè trasformare la trilogia bestseller di Philip Pullman nella fiction dell’anno che verrà: mentre il film La bussola d’oro è finita veloce nel dimenticatoio, His
Dark Materials - Queste oscure materie, che Hbo ha prodotto con Bbc, in Italia su Sky Atlantic dal 1° gennaio, ha le premesse per diventare la serie fantasy di cui si parlerà. Ambientata in un mondo parallelo al nostro, dove le anime degli umani camminano al loro fianco in forma animale, inizia da una profezia: da qualche parte c’è una ragazzina che cambierà il destino dell’umanità. Quella giovane è Lyra, la quattordicenne Dafne Keen (la Laura Kinney/x-23 di Logan - The Wolverine), e suo zio Lord Asriel è James Mcavoy. È già in lavorazione la seconda serie, mentre la terza è al momento in stand-by.
Dafne, che tipo di storia è? Riassumendo molto: è il romanzo di formazione di una ragazzina decisamente determinata e in lotta contro il sistema in un mondo fantastico. A tratti mi ricorda il Grande Fratello di George Orwell.
Faceva parte della schiera di lettori di Philip Pullman?
Non ho mai letto i suoi libri, ma mio cugino ne era ossessionato. Per il provino ho iniziato il primo della serie, ma l’ho mollato a metà, convinta che non mi avrebbero presa: per pessimismo, e perché viene descritta come bionda, cosa che io non sono.
Nella trilogia gli umani sono accompagnati da un cosiddetto daimon: quello di Lyra è una martora. Quale sarebbe il suo? Tutti mi chiamano scimmietta, quindi un genere tipo la saimiri, la scimmia scoiattolo, sarebbe appropriata.
Sembra un tipetto impertinente: lo è davvero?
Sono figlia di due attori, Will Keen e María Fernández Ache, ho due nazionalità e sono cresciuta dietro le quinte dei teatri: una bambina circondata da adulti, che quindi ha imparato a sentirsi a proprio agio tra di loro.
L’adolescenza non la disturba ancora? Mamma è la mia coach: sui set e nel privato. Al momento non desidero altra compagnia. Certo: litighiamo e io grido “ti odio”, ma sappiamo chiederci scusa.
Ha finito di girare un film con Andy Garcia e sembra che il suo avvenire sia già deciso. Altre idee sul futuro?
Sempre nel campo: scrivo sceneggiature, dipingo e sogno di dirigere io gli altri.
In quale storia, potendo scegliere? Quella di Anna Frank, che vorrei anche interpretare. Ho in testa il modello di donne indipendenti, che sappiano lottare per sé e per gli altri.