TAGLIO OBLIQUO
La moda formale maschile è in crisi? Niente affatto. Lyst, la più grande piattaforma di global fashion, l’ha inserita tra i maggiori trend di stagione, complice il diffondersi di un nuovo modo di intendere il guardaroba, non più così rigido e impostato, ma più diversificato, dove il formale dialoga con lo street e lo sporstwear.
A interpretare e soddisfare quella che ormai sembra essere diventata un’esigenza per l’uomo contemporaneo ci pensano anche le grandi maison di moda. Come Dior che, da quando ha nominato Kim Jones (marzo 2018) alla guida del suo menswear, sta letteralmente cambiando le regole del gioco. Nella mente del designer inglese c’è sempre un omaggio a Monsieur Dior stesso, ma gli archivi sono il punto di partenza, il resto è contemporaneo, legato a quello che è rilevante oggi.
«Eleganza e sartoria sono per me fondamentali. Se indossi un abito Dior, puoi essere elegante con una base sartoriale, così
come con un look sportivo ma con finiture couture», spiega Jones. Il punto è rendere il sartoriale un qualcosa di non troppo solenne, da non far paura ai giovani. «Ho mantenuto gli aspetti sartoriali di Dior che sono una parte importante del business, ma li ho resi più contemporanei e un po’ più rilassati al tempo stesso», aggiunge il direttore creativo della maison. «Non volevo necessariamente realizzare abiti che le persone indossano per lavorare, ma capi di design che gli uomini vorrebbero indossare per lavorare». Da qui le nuove proporzioni: i fianchi dei pantaloni diventano più alti, i risvolti e i colletti delle camicie più generosi. Alle silhouette viene data una fresca fluidità, un senso di grazia ariosa. Il classico abito monopetto rimane una costante, con le sue caratteristiche strutturate e i dettagli cuciti a mano, mentre la fodera porta ora il monogramma CD in jacquard, tratto dall’archivio dell’abbigliamento maschile Dior.
Lo stesso vale nella gamma formale nelle varianti monopetto, doppiopetto e tuxedo. Da qui nasce il Tailleur Oblique che, dopo il debutto nella collezione estiva, torna in quella invernale in una varietà di tessuti sartoriali. I pantaloni hanno un taglio più snello, con vita leggermente più alta senza cintura, fissati con regolatori laterali. Un riferimento al passato ancora attuale.