GQ (Italy)

Salti di genere

Il poliziesco ha una nuova colonna sonora: del tutto immaginari­a

- Testo di ENZO D’ANTONIO

Dal passato al futuro e dalle periferie, urbane e musicali, al centro della musica internazio­nale, o per dirlo con il titolo di un loro EP, Dalla Bovisa a Brooklyn. Questo, sintetizza­to all’estremo, il percorso dei Calibro 35, band nata a Milano nel 2007, e da subito impegnata in un progetto visionario: rielaborar­e le colonne sonore dei poliziesch­i italiani degli anni Settanta, interpreta­ndole in chiave jazz-funk. Un gioco che ha portato lontano Enrico Gabrielli, Massimo Martellott­a, Fabio Rondanini e Luca Cavina, con Tommaso Colliva come produttore e membro aggiunto. Tutti polistrume­ntisti e compositor­i, inseriti nella scena alternativ­e rock italiana e internazio­nale, i Calibro 35, i cui brani sono stati campionati da rapper e produttori come Jay-z e Dr.dre, passano con sicurezza dal jazz al funk alla musica contempora­nea. Lo testimonia il loro ultimo lavoro, Momentum, che senza voltare le spalle al passato, si apre sempre più ai suoni del nuovo millennio, appena uscito con la milanese Record Kicks (il tour italiano inizia a febbraio. Tra le prime date: 19 a Milano, 20 a Torino, 28 a Roma, 29 a Firenze).

Potete indicare la prima volta in cui avete capito che tra di voi c’era l’alchimia giusta? Ci sono una data e un luogo precisi: 17 luglio 2007, Milano, quartiere Bovisa. Ci siamo conosciuti tutti di persona in sala d’incisione e abbiamo capito che “c’era qualcosa” tra noi dieci minuti dopo. C’è un episodio nel primo disco, Trafelato di Ennio Morricone, che testimonia il momento in cui per rompere il ghiaccio ci siamo messi a suonare. Quella che senti è la primissima take: pronti, partenza, via! È stato molto bello e si sente chiarament­e nel brano che ci si “parla” con gli strumenti.

A proposito di Morricone, quando è stata la prima volta che avete pensato di scrivere colonne sonore immaginari­e per poliziesch­i immaginari?

Siamo partiti con l’idea di ricreare il suono delle colonne sonore di altri ma presto l’idea di comporre brani nostri ha preso il sopravvent­o, ed è stata un’escalation: due brani nel primo disco (2008) poi le musiche per il documentar­io americano Eurocrime (2010) e poi dischi nostri, sempre più originali. La prima colonna sonora immaginari­a pensata con questo spirito è stata per il disco Traditori di

tutti (2013): abbiamo creato le musiche per un film inventato tratto dal romanzo omonimo di Giorgio Scerbanenc­o, l’unico suo libro non sceneggiat­o per il grande schermo, in realtà. Sono seguite colonne sonore per un immaginari­o film di fantascien­za (S.P.A.C.E., 2015), un documentar­io sull’architettu­ra radicale

(Decade, 2018). Momentum è invece la colonna di una serie distopica ambientata tra il 1978 e il 2025. Ovviamente immaginari­a.

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 ??  ?? I Calibro 35 (in ordine alfabetico: Cavina, Colliva, Gabrielli, Martellott­a e Rondanini) e il nuovo disco, Momentum.
Il tour da febbraio ad aprile
I Calibro 35 (in ordine alfabetico: Cavina, Colliva, Gabrielli, Martellott­a e Rondanini) e il nuovo disco, Momentum. Il tour da febbraio ad aprile

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