LA FIERA CHE MANCAVA
La Lvmh Watch Week cambia le carte in tavola
Per gli appassionati di orologeria, con ogni probabilità, questo 2020 verrà ricordato come l’anno del cambiamento. E non grazie alla quantità di nuovi modelli in arrivo. Anzi, se esistesse una ricetta del successo, il fatto che una maison sia in grado di puntare nel tempo su un numero limitato, ma ben caratterizzato, di orologi-icona e di rimanere loro fedele, apportando solo leggeri aggiornamenti, sarebbe uno degli ingredienti fondamentali. Piuttosto, la rivoluzione sta investendo Ginevra e Basilea, ovvero le due più importanti vetrine del settore.
Tradizionalmente collocate a inizio anno (a gennaio la prima e a marzo la seconda), quest’anno le due manifestazioni hanno deciso di avvicinare i propri calendari e di avere luogo, una dopo l’altra, tra fine aprile e i primi di maggio. L’obiettivo è quello di attirare un maggior numero di persone, ma la scelta mette in luce un’evidenza: le fiere, così come sono state concepite fino a oggi, probabilmente non hanno più molto senso. Nel tentativo di trovare una soluzione alternativa, Bulgari, Hublot, Tag
Heuer e Zenith hanno così lanciato la prima
Lvmh Watch Week a Dubai.
«Per noi è molto importante poter parlare con i nostri retailers e con i giornalisti all’inizio dell’anno», spiega Ricardo Guadalupe, Ceo di Hublot. «È per questo che abbiamo deciso di organizzare il nostro evento. Saremo presenti anche a Baselworld, ma la scelta di spostare la fiera a primavera inoltrata rappresenta un problema, perché abbiamo bisogno di mostrare qualcosa già a gennaio per essere capaci di consegnare le prime novità tra marzo e aprile: si tratta di un grande vantaggio competitivo».
La Lvmh Watch Week ha confermato anche che il lusso, oggi, deve garantire una vera esperienza perfino quando si tratta di presen
tare le novità. Così, se da un lato ovviamente gli orologi (le novità nelle pagine a seguire) sono i protagonisti, dall’altro la manifestazione diventa l’occasione per i brand del gruppo di dimostrare la propria unità e la capacità di organizzare eventi straordinari, come una cena nel deserto sotto un suggestivo tendone di luci. O un mega party presso il Bulgari Hotel, con tanto di spettacoli pirotecnici e di ottima musica fino a notte fonda.
«Sono convinto che il settore debba evolvere», spiega Julien Tornare, Ceo di Zenith. «Il Salone dell’alta Orologeria di Ginevra e la fiera di Basilea stanno studiando una nuova formula, e anche il Gran Premio dell’orologeria cambierà il suo format. Siamo in un periodo di profondi cambiamenti ed è importante riflettere su questo. Credo che i grandi eventi debbano trovare il modo di coinvolgere sempre di più anche i clienti finali, dando loro l’opportunità di partecipare a queste feste dell’orologeria. Ma non possiamo continuare ad aspettare la gente in Svizzera. Sono quarant’anni che le persone si spostano per venire a vedere le nostre novità: lo fanno i dettaglianti e lo fanno i giornalisti. Oggi credo che optare per un evento come la
Lvmh Watch Week di Dubai dimostri il nostro desiderio di fare un passo nella direzione del mercato. Quest’anno siamo stati a Dubai, ma il prossimo potremmo essere altrove: in Asia, in Italia, negli Stati Uniti... Credo sia positivo avere una manifestazione in Svizzera, ma che andare a incontrare i nostri clienti direttamente nei loro Paesi sia altrettanto fondamentale».
Per i marchi del gruppo questo segna dunque la fine della loro partecipazione a Basilea? Formalmente nessuno dà ancora una risposta ma, considerando che il loro contratto con la fiera scade quest’anno, l’evento di Dubai assomiglia tanto alla prova generale di un grande – e tutto sommato comprensibile – addio.