CHIAMALO CON IL TUO NOME
Un jus esplosivo, un’etichetta senza titolo da personalizzare. Così Byredo rilancia Unnamed
Prima ancora di innamorarsi di una fragranza, è il suo nome a colpire l’immaginazione trasportando in luoghi evocativi, scuotendo la memoria, scatenando l’empatia, rispecchiando frammenti di personalità. Non è sempre detto che poi il profumo mantenga le promesse, ma quando davvero soddisfa le aspettative scatta un riconoscimento intimo, profondo.
Byredo sa quanto la scelta di una fragranza dipenda da molte varianti soggettive e quanto il suo nome rappresenti il primo passo verso la sperimentazione, tra tanti prodotti esposti, sulla pelle. Per rendere immediata questa associazione, il ruolo più complesso è quello del profumiere, che ha proprio il compito di trasformare una parola in sillage. Il maître parfumeur Jérôme Epinette conosce bene il volere semantico di Byredo, ma per il decimo anniversario della casa profumiera svedese, nel 2016, il suo direttore creativo – Ben Gorham – ha deciso di uscire da questo schema. È nata così la prima eau de parfum della storia senza nome. Unnamed, appunto, permette a ognuno di scegliere il titolo più identificativo per il suo personale flacone.
«È il nostro modo di celebrare l’unicità dell’olfatto», spiega Ben Gorham. Il jus è esplosivo, come un brivido freddo. Profuma di pepe rosa, di gin, di accenti balsamici e di legni sensuali. Tutte associazioni astratte, capaci di far riaffiorare alla mente di ciascuno una memoria specifica.
Per la festa di San Valentino, questa fragranza ritorna in edizione limitata, insieme al set di lettere nere e nei nuovi colori del verde, del blu e del rosa neon con cui incidere una dedica. Un nome, una ricorrenza, un’ora del giorno o della notte, oppure un codice. Nessun confine semantico, piuttosto l’occasione per far breccia nel cuore dell’altro esprimendo liberamente un’emozione. La propria.