IL PIENO DI EMOZIONI
Range Rover Sport, il primo ibrido plug-in della regina dei SUV
Èduro l’onere della corona», diceva Frank Costello, alias Jack Nicholson, nel film
The Departed. Ed è una frase che si adatta bene alla Land Rover Range Rover, quella che nel lontano 1970 ha inventato il concetto di SUV di lusso e che per molti anni è stata l’unica esponente della sua nicchia di mercato. Ma nello scenario attuale, in cui i SUV sono diventati l’espressione stessa del lusso, la Range deve vedersela con concorrenti agguerrite, tra cui alcune connazionali.
Così, per mantenere la leadership in questa cerchia di elette, la Casa britannica cura in modo maniacale non solamente l’estetica, ma anche la tecnica, ed essere all’avanguardia in questo campo oggi vuol dire elettrificare. Ibrido, però, può voler dire tante cose, non soltanto consumi bassi ed emissioni ridotte.
Ed è proprio questo il caso della nuova Range Rover Sport, motorizzata con un inedito powertrain plug-in hybrid composto da un 2 litri 4 cilindri turbobenzina da 300 CV e da un motore elettrico da 104 CV. La potenza totale del sistema è così di 404 CV e per ben 640 Nm di coppia. Considerando che la massa complessiva della Range Rover Sport raggiunge quasi le due tonnellate e mezzo, la velocità massima di 220 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi vanno tenute in una certa considerazione. Per quanto riguarda i consumi, invece, bisogna fare una premessa: la caratteristica saliente di tutte le ibride plug-in è quella di avere una batteria agli ioni di litio piuttosto capace, nella fattispecie 13,1 kwh, che può essere ricaricata in meno di tre ore con una semplice presa domestica.
Questa riserva di energia può essere usata sostanzialmente in due modi: o tutta insieme, per percorrere fino a 51 km completamente a zero emissioni, oppure poco a poco, per supportare il motore a benzina e consumare di meno. In ogni caso, siccome il ciclo di omologazione è piuttosto breve, in questo frangente la Range Rover consuma solo 3 litri per percorrere 100 km e ha emissioni di CO2 contenute in 69 g/km.
Quando si parla di auto, però, la razionalità non è la sola cosa che conta e il SUV britannico sa anche come emozionare il guidatore e coccolare tutti i viaggiatori. Per esempio, nell’allestimento top, i passeggeri posteriori hanno a disposizione due tablet integrati da 10 pollici, che si possono connettere indifferentemente al Wifi o alla rete 4G, ma anche un frigorifero che può contenere due bottiglie di vino o quattro bottiglie da 600 ml. Quanto al vano di carico, si può richiedere un pianale motorizzato per caricare meglio i bagagli, mentre il tocco di classe finale è dato dall’orologio analogico incastonato al centro della console posteriore.
All’interno, è proprio nella zona della seconda fila di sedili che questa Range dà il meglio di sé, con un grande spazio per le gambe, le sedute imbottite con una schiuma speciale che aumenta la comodità e gli schienali reclinabili.
A livello di design, infine, la Range plugin si riconosce per i nuovi fari Pixel-laser LED alloggiati al fianco della griglia ridisegnata e per un nuovo paraurti ancora più aggressivo. L’accesso alla presa di ricarica è invece nascosto dietro lo stemma Land Rover, sulla destra della griglia.