ELETTRICITÀ NELL’ARIA
Dopo un 2019 da record Volvo punta tutto sulla mobilità del futuro
Il 2019 di Volvo è stato un anno da ricordare. Per la prima volta nella sua storia quasi centenaria, il marchio svedese ha infatti venduto più di 700mila auto in tutto il mondo, crescendo praticamente in ogni mercato tra cui l’italia, dove sono state immatricolate quasi 22.000 vetture. Se globalmente la Volvo più venduta è il SUV medio XC60, da noi è stato il più compatto XC40 a fare la parte del leone, rappresentando quasi la metà del venduto.
La Casa di Göteborg intende migliorare ulteriormente i risultati ottenuti nel 2019, con un’offerta che va sempre di più nella direzione dell’elettrificazione. L’asso nella manica si chiama “Recharge”, una denominazione che racchiuderà sia i modelli ibridi plug-in che quelli 100% elettrici. L’obiettivo è di portare la quota di modelli “alla spina” al 20% del totale. Per riuscirci, Volvo offrirà una variante Recharge per ogni auto della gamma, dalla XC40 alle Serie 60, fino al grande SUV top di gamma XC90. La sfida che porterà alla mobilità del futuro è dunque iniziata e Michele Crisci, Presidente e Amministratore Delegato di Volvo Cars Italia, ha le idee molto chiare sui suoi sviluppi.
Cosa si aspetta Volvo dal 2020? Altri risultati importantissimi, dopo i record con cui abbiamo chiuso il 2019. Ovviamente i temi saranno diversi, a cominciare dalle motorizzazioni, con il processo di elettrificazione che si dovrà affermare sul mercato e le relative varianti chiamate dunque a confermare i volumi. L’obiettivo sarà quello di stare stabilmente sopra le 20mila unità vendute.
Quali saranno i modelli più richiesti? Come ormai da due anni a questa parte, cioè fin dal suo lancio, la XC40 sarà il modello di punta, ovviamente anche in versione plug-in hybrid. Poi puntiamo sulla XC60 e sulla station media V60, entrambe disponibili con tre tipologie di motorizzazioni: tradizionali endotermiche, mild hybrid e plug-in hybrid.
Quante vetture saranno elettrificate? Tutte quelle in gamma hanno varianti elettrificate, mild hybrid, plug-in hybrid o entrambe. Sicuramente Volvo vanta l’offerta ibrida più completa nell’ambito dei nostri segmenti di mercato e le scelte dei clienti, soprattutto quelle delle aziende, ci stanno premiando.
A che tipo di cliente parla Volvo?
Alle aziende, appunto, ma non solo. Nel 2019 siamo cresciuti moltissimo anche sul fronte dei privati, perché la nostra è un’offerta realmente su misura pensata per le esigenze delle persone, sia da un punto di vista delle caratteristiche di prodotto sia sul piano dei servizi ai quali il cliente può accedere. Del resto, oggi Volvo propone una gamma completa fatta di tre SUV di grande successo, modelli station wagon nella piena tradizione della Casa e berline di prestigio. Le motorizzazioni plug-in hybrid sono un assoluto punto di riferimento per il mercato e presto si aggiungeranno i modelli full electric, che ormai sono una realtà.
Com’è la situazione in Italia? Complessa. Le Case automobilistiche sono sostanzialmente pronte con prodotti di altissima qualità tecnologica – dagli ibridi tradizionali fino ai plug-in hybrid ricaricabili – e molti marchi stanno ora uscendo con proposte full electric. Ma in Italia manca l’infrastruttura e non a caso siamo in fondo alle classifiche europee. Senza l’infrastruttura e senza un piano strategico, per la mobilità italiana sarà assai difficile avere un mercato florido, sia per queste motorizzazioni sia per quelle tradizionali, che adesso sono ovviamente sotto pressione date le nuove tecnologie che avanzano e scelte politiche non sempre favorevoli. Va peraltro ricordato che le motorizzazioni tradizionali costituiscono, nelle omologazioni Euro 6, ottime soluzioni tecniche per l’efficienza in termini di percorrenza e per il loro impatto ambientale contenuto. Tutto ciò, a dispetto di alcune prese di posizione ingiustificate da parte di alcune amministrazioni locali.