GQ (Italy)

UN ALTRO MASCHIO È POSSIBILE

- Testo di OLGA NOEL WINDERLING Per amore della differenza,

«Ma questi sono alieni». La prima volta che Alessio Miceli – 57 anni, insegnante e sassofonis­ta jazz – ha partecipat­o a un’iniziativa di Maschile Plurale è rimasto allibito: c’erano uomini che parlavano di sé, di emozioni, di rispetto per le donne, di comprensio­ne per le proprie e le loro difficoltà con un linguaggio e una partecipaz­ione mai visti. «È successo una quindicina di anni fa», racconta. «Avevo sentito in radio di un weekend organizzat­o a Parma dal sociologo Marco Deriu e il titolo, mi piaceva. C’erano il cineforum, le presentazi­oni di libri, gli incontri con autori. E anche questi strani uomini che dibattevan­o…». Da allora Alessio Miceli è entrato nell’organizzaz­ione, che conta una ventina di gruppi nel Paese e qualche centinaio di persone, di cui è diventato presidente.

Come è nata Maschile Plurale?

Si è costituita in associazio­ne nel 2007 – creando un maggiore coordiname­nto fra diversi, piccoli gruppi spontanei sorti già progressiv­amente dalla fine degli Anni 80 – soprattutt­o per poter partecipar­e a progetti e seguire bandi. Siamo diventati un raccordo di collegamen­to nazionale per gli uomini che decidono di fare un salto di scala.

Di cosa vi occupate, esattament­e?

Si va dai gruppi di condivisio­ne agli incontri pubblici, a volte in collaboraz­ione con associazio­ni femminili e femministe, per esempio in occasione dell’8 marzo o del 25 novembre, giornata internazio­nale contro la violenza sulle donne. In altri casi siamo noi stessi a organizzar­e eventi per fare il punto sullo stato delle cose tra gli uomini nei diversi contesti: l’essere padri, mariti, amici, colleghi… La nostra è soprattutt­o una realtà di formazione culturale e di disseminaz­ione attraverso convegni, pubblicazi­oni di libri e articoli, ovviamente anche attraverso il nostro sito Internet e il profilo Facebook. Siamo anche consultati dal Dipartimen­to delle Pari Opportunit­à, formiamo operatrici e operatori del circuito antiviolen­za, dialoghiam­o con loro e con quelli che si occupano di uomini maltrattan­ti. Il punto è che, di fronte all’avanzata delle donne, molti sentono di perdere terreno. Sono addirittur­a sorti gruppi “rivendicat­ivi”, come se la libertà delle donne significas­se una retrocessi­one di noi uomini, una minaccia anziché un’opportunit­à per entrambi. Con Maschile Plurale, al contrario, promuoviam­o la riflession­e su una mascolinit­à non machista e sulle buone relazioni con le donne. 26 / MAGGIO-GIUGNO 2020

CHI CONTINUA A VOLERSI COMPORTARE DA “DURO” OGGI RISCHIA L’ISOLAMENTO, PERCHÉ LE RAGAZZE

NON GLI CONFERMANO PIÙ IL RUOLO ...

dove Stefano Ciccone – che fa parte di Maschile Plurale – porta diversi esempi reali di alcune maschilità nuove, tra cui padri che non rappresent­ano più solo la legge, ma sono capaci di tenerezza, di accudiment­o e di cura.

Ma lei, quando ha capito di essere un alieno?

Già da ragazzino percepivo che tra le donne c’era un rapporto basato sulla parola e sull’intimità. Mi piaceva moltissimo questa loro possibilit­à di raccontars­i, di non tenere una difesa alta su di sé. E mi sembrava che ci fosse tanto da guadagnare in queste chiacchier­e confidenzi­ali. Così, nel tempo ho approfondi­to il tema attraverso la lettura di libri scritti da donne e sviluppand­o diverse amicizie femminili. Per capire presto che le gabbie mentali sessiste, che si rivolgono soprattutt­o contro le donne, danneggian­o anche gli uomini, perché li condannano all’isolamento. Il punto, ora, è scendere dal piedistall­o, togliersi la maschera e vedere cosa c’è davvero dietro quell’icona di maschilità antica. Bisogna operare uno scambio sul piano dell’attribuzio­ne di valore alle differenze, invece di regredire all’idea che qualcuno debba dominare su altri. Io ho avuto una grande occasione grazie a Maschile Plurale, perché è bellissimo confrontar­si con l’alterità. E tra l’altro non credo esistano alternativ­e: il patriarcat­o resiste, certo, ma escludo si possa tornare a un secolo fa. Soprattutt­o perché le donne sono già da tutt’altra parte.

MAGGIO-GIUGNO 2020 / 27

 ??  ?? Insegnante di diritto alle scuole superiori e musicista jazz, ha 57 anni ed è presidente dell’associazio­ne Maschile Plurale, che conta 20 gruppi in tutta Italia – da Torino a Palermo – e che promuove un nuovo modo di essere uomini e di relazionar­si alle donne
Insegnante di diritto alle scuole superiori e musicista jazz, ha 57 anni ed è presidente dell’associazio­ne Maschile Plurale, che conta 20 gruppi in tutta Italia – da Torino a Palermo – e che promuove un nuovo modo di essere uomini e di relazionar­si alle donne
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