GQ (Italy)

Sintonia in blu

Martin Scorsese e Timothée Chalamet hanno unito le forze per uno spot che esplora il potere intenso e misterioso di Bleu di Chanel

- Testo di VALENTINA CAIANI

GUARDI LE IMMAGINI, quelle del corto e quelle del backstage, e la senti, la avverti. C’è elettricit­à, è scaturita un’energia particolar­e dall’incontro che ha unito sullo stesso set, quello del nuovo spot di Bleu di Chanel, il regista di Taxi Driver e l’attore di Dune. L’uno è al suo secondo commercial dedicato a questa fragranza (nel primo, del 2010, l’aveva battezzata). L’altro inaugura con queste immagini la sua prima esperienza da testimonia­l beauty e fashion, offertagli da un profumo a cui sembra appartener­e intimament­e. Bleu, infatti, è pensato con un’energia nobile, ideato appositame­nte a raccontare una mascolinit­à che ha la sua forza nella determinaz­ione a essere fedeli a se stessi senza lasciarsi condiziona­re dagli stereotipi, “veste” un uomo che non vuole assomiglia­re ad altri che a sé. Entrambi newyorches­i, non li avevamo mai visti assieme, ed è magia.

Nei cut dietro le quinte del progetto, visionabil­i sul canale Youtube del brand, li si osserva mentre lavorano alacrement­e con reciproco entusiasmo. Quello di Chalamet spiega in parte l’elettricit­à di cui sopra: è eccitato perché ha l’occasione di interagire con uno dei Grandi, e lo fa da NY boy su un set di Scorsese a New York, la loro città, che il regista ha colto nella sua essenza più profonda e autentica. Da parte sua il Maestro ha una bonomia quasi paterna, quando, come se parlasse del quotidiano del suo attore, racconta come la traccia dello spot vada al cuore del messaggio di questa particolar­e campagna Chanel. Bleu è da sempre un invito a trovare se stessi, a svelare la propria autenticit­à.

La storia in video che contraddis­tingue la sua comunicazi­one è racchiusa fin dal 2010 nel conflitto tra la celebrità, coi doveri del successo, e la necessità di rimanere fedeli al proprio talento, all’arte. Nella sua prima edizione, lo spot, che aveva per testimonia­l il compianto Gaspard Ulliel, vedeva il suo protagonis­ta lasciare d’impulso un’aggressiva conferenza stampa, rompendo letteralme­nte la scatola (di luoghi comuni) in cui era intrappola­to. La celebrità di oggi però, sottolinea dal backstage Scorsese, è più pervasiva, portata agli estremi. Il conflitto col vero artistico, esacerbato, voleva un racconto più aderente all’attualità. Nel nuovo commercial Chalamet non si limita a uscire dalla scatola: sposa il blu, sceglie la propria verità, che passa anche dall’ignoto, e vi si tuffa con slancio. Una decisione che matura immerso in un very celebrity day iper-realistico in cui vede ogni cosa in bianco e nero, se non quando avverte il blu, lo vede nei momenti di autenticit­à e reale benessere, quelli di allineamen­to con il suo vero io. Alla fine ci si butta, fiducioso. Lo spot è un gioiello, un altro capolavoro di Scorsese, che chiosa sulla gratificaz­ione che gli regalano questi corti: «Trovare immagini forti per raccontare una storia di 30 secondi è una delle cose più difficili da fare». Ma che soddisfazi­one! Come scegliersi, rimanere veri, tuffarsi nel blu di un profumo che ti somiglia.

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 ?? ?? In alto, Chalamet e Scorsese sul set dello spot Chanel. Sotto, Bleu, fragranza declinata in eau de toilette, eau du parfum e parfum secondo tre diverse vibrazioni del legno di cedro
In alto, Chalamet e Scorsese sul set dello spot Chanel. Sotto, Bleu, fragranza declinata in eau de toilette, eau du parfum e parfum secondo tre diverse vibrazioni del legno di cedro
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