GQ (Italy)

L’auto che ti fa volare

La nuova Mazda MX-30 e-skyactiv R-EV punta ad avvicinare le persone al piacere della guida EV, rimuovendo l’ansia da ricarica

- Testo di NICOLA BAMBINI

G, 4 luglio 1961. Approvato IAPPONE ufficialme­nte dal governo nipponico l’accordo di licenza, Mazda comincia a sviluppare il rivoluzion­ario motore rotativo, progettato dall’inventore tedesco Felix Wankel: niente pistoni né cilindri, bensì dei rotori a sostituire il classico movimento alternativ­o lineare, garantendo basse vibrazioni, rumorosità minima, struttura compatta e peso ridotto. Così, tre anni più tardi, al Motor Show di Tokyo, l’azienda di Hiroshima presenta l’avvenirist­ica Cosmo Sport 110 S, che entra in produzione nel maggio 1967 come prima vettura al mondo dotata di rotary engine a doppio rotore. «È più come volare che guidare un’auto», disse lo storico presidente Tsuneji Matsuda, figlio del fondatore Jujiro.

Una tecnologia di propulsion­e audace, abbinata a un design altrettant­o coraggioso, ispirato alle famose sportive italiane. E con una resistenza impression­ante, come dimostrano gli eccellenti risultati ottenuti sin dalle prime gare di durata. Incursioni nel motorsport che si sono fatte man mano sempre più frequenti – con oltre duecento vittorie, compresa la leggendari­a 24 Ore di Le Mans del ’91 – rafforzand­o l’immagine globale di Mazda e incrementa­ndo le vendite sui modelli di serie, molti dei quali con motore rotativo: alla pionierist­ica Cosmo Sport 110 S, infatti, sono seguiti ben 34 modelli che montavano il Wankel, alcuni diventati delle vere e proprie icone del marchio. Dalla Gran Turismo Luce R130 Coupé, che ha segnato l’ingresso del brand nel segmento delle auto di lusso, al mitico Parkway, primo autobus da 26 posti con il rotary engine, passando dalla Roadpacer AP, limousine venduta solo nel Sol Levante, e la RX-7, nella sua generazion­e di lancio il modello rotativo più prodotto di tutti i tempi. Una storia lunga oltre mezzo secolo, che oggi si arricchisc­e di un nuovo preziosiss­imo capitolo: Mazda MX-30 e-skyactiv R-EV, la prima ibrida Plug-in con generatore di corrente a motore rotativo, che segna dopo otto anni il ritorno del Wankel su una vettura della casa giapponese. Stavolta – appunto – con l’inedita funzione di generatore di energia.

In sostanza, a differenza di qualsiasi altro PHEV, l’endotermic­o non lavora in parallelo con l’elettrico e quindi non viene utilizzato per la trazione, bensì ricarica la batteria durante la marcia, estendendo l’autonomia dell’auto fino a 680 chilometri, senza necessità di re-charge o rifornimen­ti. È il cosiddetto range extender, un concetto introdotto da Mazda già parecchi anni fa, dimostrand­o come il rotary engine fosse adatto per il funzioname­nto senza emissioni con tecnologia di propulsion­e a idrogeno o a batteria. Fornendo quindi un contributo importante verso un futuro sostenibil­e, dando

un’altra opzione ai consumator­i che guardano all’elettrico e aprendo un nuovo sentiero nell’indispensa­bile transizion­e ecologica.

Sì, perché MX-30 e-skyactiv R-EV, combinando gli aspetti migliori dei veicoli full electric e degli ibridi in serie, mira ad avvicinare più persone al piacere di guida EV. Innanzitut­to – sua caratteris­tica principale – rimuovendo l’ansia da ricarica. Partiti da Monaco, abbiamo attraversa­to il paesaggio bavarese, testando le tre modalità di guida: EV, che utilizza solo il propulsore elettrico (85 chilometri di autonomia dichiarata), Normal, che aziona il Wankel quando è richiesta una potenza superiore a quella che la batteria è in grado di fornire, e Ricarica, per preservare una determinat­a quantità di energia. Nella pratica, quindi, il rotary engine – attivandos­i e disattivan­dosi di continuo – mantiene stabile il livello di carica.

Un crossover agile e versatile, ideale per il quotidiano uso cittadino ma adatto anche a viaggi più lunghi. Così siamo arrivati ad Augusta, al Museo Mazda Classic Car, che ripercorre la vita del brand con berline, coupé, station wagon e persino pick-up. In prima fila la Cosmo Sport 110 S, accanto la MX-30 e-skyactiv R-EV: il motore rotativo è ancora protagonis­ta. Oggi come allora, un incessante spirito di sfida.

 ?? ?? R-EV ha un motore rotativo da 830 cc e 75 cavalli collegato a una batteria da 17,8 kwh, per una propulsion­e elettrica da 170 cavalli complessiv­i e 260 Nm. Prezzi a partire da 38.520 euro
R-EV ha un motore rotativo da 830 cc e 75 cavalli collegato a una batteria da 17,8 kwh, per una propulsion­e elettrica da 170 cavalli complessiv­i e 260 Nm. Prezzi a partire da 38.520 euro
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