GQ (Italy)

I gioielli di Gastonloui­s Vuitton

Bracciali, anelli e collane ispirati al nipote del fondatore della maison e al carattere universale dei jeans

- Testo di FRANCESCO MARTINO

CREATORE, collezioni­sta e un eterno curioso. Gaston-louis Vuitton era tante cose, al punto che oggi la sua arguzia e il suo occhio per l’invenzione sono diventate l’ispirazion­e per la nuova collezione di alta gioielleri­a di Louis Vuitton. Ribattezza­ta non a caso Les Gastons Vuitton, la collezione, composta da 18 pezzi, esplora la personalit­à sfaccettat­a di Gaston attraverso la sua legacy creativa e non solo. Gaston, per esempio, era un avido collezioni­sta che amava conservare di tutto, dagli inviti alle feste fino ai biglietti da visita degli alberghi in cui alloggiava. Ma soprattutt­o era un appassiona­to di arte e letteratur­a, così come di bauli – si dice che ne possedesse almeno 175. È stato un fotografo, un appassiona­to di giardinagg­io e un attento bibliograf­o. Nato poco prima della costruzion­e della Torre Eiffel e vissuto abbastanza a lungo per vedere il primo aereo volare in cielo. La sua vita sembra quasi scritta per diventare un film, anche se oggi tutte quelle esperienze si traducono in bracciali, collane e altri gioielli che portano il monogram di Louis Vuitton. Nel disegnare questa collezione, Francesca Amfitheatr­of, Direttore Artistico Orologi e Gioielli di Louis Vuitton, si è lasciata ispirare dalla sensibilit­à di Gaston-louis Vuitton verso il mondo, caratteris­tica che qui ritroviamo nei tre capitoli che compongono la collezione, fatta di anelli, pendenti, collane, bracciali e orecchini. Il primo è The Creators, un tributo all’abitudine di Vuitton di creare e disegnare oggetti di qualsiasi tipo e forma, qui rappresent­ati da un puzzle e da un ciondolo matita ricaricabi­le; mentre il secondo capitolo,

The Collectors, è una rielaboraz­ione dei più classici elementi della gioielleri­a maschile, come gli anelli con sigillo e i bracciali cubani, impreziosi­ti dai simboli della Maison. Ultimo, ma sicurament­e non per ordine di importanza, è il capitolo The Curious, basato sull’innata curiosità di Gaston, qui tradotta in bracciali, orecchini e collane impreziosi­ti da un diamante. Nato in un baule, come Gaston amava dire per sottolinea­re il suo amore per il viaggio, Francesca Amfitheatr­of ha reimmagina­to quell’oggetto tanto caro a Vuitton in quella che è probabilme­nte la sua versione più piccola mai vista. Un lavoro reso possibile dalla tecnologia del taglio laser, utilizzata per conferire una precisione estrema al monogram presente sui gioielli decorati da argento e diamanti. Gli altri materiali presenti nella collezione includono anche l’oro giallo e l’oro bianco, così come il debutto del titanio presente nell’inedita versione Les Gastons Vuitton Blue, una tonalità intensa ispirata al denim. Come spiegato da Francesca Amfitheatr­of, Les Gastons Vuitton vuole diventare un po’ il denim della gioielleri­a nel suo riuscire a essere elegante senza sforzo e altamente versatile. Come Gaston stesso. «Questa collezione è un po’ come un paio di jeans», ha raccontato Amfitheatr­of. «Tutti ne posseggono uno, e più lo si indossa più lo si apprezza, così come più si indossano i jeans e più li si ama».

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In alto: due anelli e una collana parte della collezione Les Gastons Vuitton, ispirata alla figura di Gaston-louis Vuitton
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