Surfare sul design
Dalle tavole a un guardaroba di capi che fanno del comfort il loro mantra, RRD, marchio fondato da Roberto Ricci, è partito dal mare e va a gonfie vele
QUANDO CHIAMIAMO Roberto Ricci per questa intervista è appena tornato dal Sudafrica, dove ha trascorso un po’ di tempo con la famiglia, a fare quello che è da sempre la sua passione: surfare. Lo fa da quando aveva sette anni e non ha mai smesso. Padre carrozziere, madre camiciaia, nativo di Grosseto, dove ha deciso di tornare dopo trascorsi in giro per il mondo, ha iniziato a progettare e costruire le tavole da windsurf alla fine degli anni Novanta, per poi muovere i primi passi nell’abbigliamento tecnico disegnando una serie di costumi ed equipaggiamenti pensati per chi va per mare e si dedica agli sport acquatici. Lui stesso atleta di Coppa del mondo (windsurf): «La prima collezione di tavole e pantaloncini l’ho presentata in occasione di ISPO, nel ’94, l’anno dopo con Roberto Bardini abbiamo deciso di creare un’altra società più legata all’abbigliamento». L’idea? «Quella di combinare lo studio dei materiali in funzione dell’utilizzo del prodotto finito. Non un esercizio estetico fine a se stesso, ma piuttosto l’estrema ricerca della performance unita al design e alla tecnologia, quella che io chiamo Perf-romance, che lega le prestazioni sportive alla passione, al romanticismo e alla cultura della bellezza». Nessun orpello, etichetta, linee estremamente pulite, essenziali, «i nostri capi», spiega Ricci, «sono volutamente spogliati di ogni elemento superfluo e sono curati nel minimo dettaglio più dentro che fuori, chi ne indossa uno lo percepisce, non facciamo moda ma prodotto». L’intuizione? «Nel 2012 è nata la prima collezione di mute per il surf, da lì abbiamo iniziato a fare una collezione di giacche che condivideva con le mute la lycra; la nostra versione speciale è stata battezzata Surflex, traspirante, leggerissima, non si demaglia, è composta per il 95% da filati riciclati; è un nostro brevetto, un tessuto esclusivo che accoppiamo a tessuti di vario genere, dalla felpa alla lana, il cashmere per costruire dei pezzi che hanno come focus il comfort. Sono capi elasticizzati che riescono ad adattarsi alle forme del corpo per garantirne massima libertà di movimento. Giacche, pantaloni, camicie, quello che realizziamo si asciuga facilmente, non si stira, e soprattutto non ha cuciture. Quelle classiche le abbiamo sostituite con tecniche di saldatura a ultrasuoni, con nastrature a caldo». Chi sceglie RRD è «un appassionato di outdoor», spiega Ricci, «molti ci comprano senza nemmeno sapere da dove veniamo, semplicemente perché si innamorano dei nostri capi che raccontano la nostra storia, la nostra passione per il mare che ancora ci fa sognare».