Passaggio a Nord-ovest
L’islanda è il teatro scelto per il debutto della Mazda MX-30 E-skyactiv R-EV, la prima auto che unisce un motore elettrico con un Wankel rotativo. L’abbiamo provata per 550 km
POCHI POSTI AL MONDO uniscono i quattro elementi della natura come l’islanda. Fuoco, acqua, aria e terra danno vita a ghiacciai, vulcani, geyser, venti, cascate e fiordi, senza dimenticare l’aurora boreale.
Un luogo unico, che Mazda ha scelto per farci guidare un’auto altrettanto unica come la MX-30 R-EV. La sua peculiarità è la presenza di un piccolo motore rotativo Wankel che bruciando benzina crea elettricità per l’unità elettrica. C’è chi lo definisce range extender ma tecnicamente si tratta di un ibrido plug-in in serie. Con i 17,8 kwh stoccati nelle batterie si percorrono fino a 85 km e poi si inizia ad attingere al serbatoio da 50 litri. Il Wankel ha una potenza da 75 CV e genera energia per l’elettrico che invece ne ha 170. I consumi medi sono nell’ordine dei 15 km con un litro, anche se nel nostro viaggio abbiamo consumato di più, principalmente a causa degli pneumatici chiodati.
Sì, perché partendo da Reykjavík abbiamo percorso un doppio anello di 550 km in direzione Nord-ovest impiegando circa sette ore e trovando temperature tra -4 e +8 °C. Si sono alternate strade asfaltate e lunghi tratti di sterrato, carreggiate ghiacciate e innevate. Tutto questo con un pensiero costante al vulcano Fagradalsfjall (uno dei centotrenta che si trovano in Islanda), che dopo ottocento anni si è risvegliato nel 2021 e che nei giorni di novembre in cui ci siamo trovati in loco era “solleticato” da un tunnel di magma.
Fortunatamente non c’è stato nessun barbecue fuori programma e ci siamo potuti godere la MX-30 E-skyactiv R-EV. L’inizio del viaggio non è stato dei migliori, imbottigliati nel traffico mattutino di Reykjavík che non aveva nulla da invidiare a quello delle nostre metropoli. Qualcosa dovrà cambiare per raggiungere l’obiettivo della carbon neutrality entro il 2030, anche se il fatto che l’85% dell’energia utilizzata sull’isola arrivi da fonti rinnovabili sembra un ottimo viatico. Del resto qui una bolletta della luce costa circa 3 euro, cioè meno di un caffè, e si capisce perché l’islanda sia il secondo Paese europeo per diffusione di
veicoli elettrici.
Tornando alla MX-30, le sue qualità sono quelle di tutte le Mazda: posizione di guida molto curata, grande feeling con sterzo e acceleratore, sospensioni ben tarate e un ottimo comportamento stradale. Le modalità di guida sono tre: in Normal la batteria non scende mai sotto il 45% perché il Wankel mantiene lo stato di carica; in EV si va in elettrico a meno di non schiacciare a tavoletta e riaccendere il termico; in Charge, infine, si può decidere a che livello mantenere lo stato di carica. All’interno la MX-30 è ricercata ma minimalista e utilizza materiali sostenibili come il sughero e la plastica riciclata per pannelli e rivestimenti. Poi c’è la particolarità delle porte posteriori che si aprono a libro e che ampliano l’accesso per chi siede dietro. Lo spazio a disposizione è sufficiente ma a volte la zona è un po’ buia perché filtra poca luce.