La vera essenza dell’uomo
Armani ha scelto Aaron Taylor-johnson come nuovo testimonial di Acqua di Giò e a unirli c’è un legame molto profondo
ABBIAMO CONOSCIUTO nei panni di un giovane LÕ John Lennon nel film Nowhere Boy, e poi l’abbiamo rivisto in molti altri progetti, come Tenet e Animali notturni, per esempio. Ora aspettiamo con ansia di rivederlo in tre nuovi film: Nosferatu, The Fall Guy e Kraven - Il cacciatore, nuovo titolo Marvel di cui è protagonista assoluto. Aaron Taylor-johnson, britannico, classe 1990 è il nuovo ambassador di Acqua di Giò di Armani, uno tra i profumi maschili più venduti al mondo. Creato dal celeberrimo naso Alberto Morillas nel 1996, è stato la prima fragranza marina del brand. Oltre le note minerali, si apre con accordi di bergamotto di Calabria che ne creano l’intensa e caratteristica freschezza. Nel cuore, invece, è una miscela di gelsomino, legno di cedro e rosmarino, note aromatiche che evocano il paesaggio mediterraneo, tanto caro allo stilista. L’attore è orgoglioso di entrare a far parte della sua storia. «Chi non lo conosce?», dice sorridendo. Giorgio Armani lo ha scelto perché la sua fisicità e il suo carisma ben si prestano a rappresentare la forza maschile della fragranza concentrata nelle note di fondo del profumo: muschi bianchi e patchouli. «Non è solo la semplicità di una buona essenza a colpirmi, quanto l’aura magnetica che questa regala a chi lo indossa», spiega l’attore mentre racconta come si rapporta con l’universo delle creazioni olfattive per l’uomo. «Un ottimo profumo può aumentare la tua autostima e creare un’impressione duratura sugli altri. È la prima cosa che percepisce di te una persona quando ti presenti e l’ultima a lasciare una stanza quando te ne vai, come se rimanesse un ricordo di te in quell’ambiente. Tutti aspetti da non sottovalutare», sottolinea in un discorso che mostra quanto apprezzi questo argomento. Ad esempio, non esita a condividere i suoi ricordi più legati al concetto di profumo. Mostra di essere affascinato dalla sua dimensione nostalgica e romantica, descrivendo come alcune essenze riescano a trasportarlo istantaneamente in luoghi e momenti del suo passato. Trasportato da questo viaggio a ritroso per memorie e stati d’animo racchiusi in un profumo, Aaron Taylor-johnson parla con particolare enfasi proprio di Acqua di Giò, soffermandosi sulle sensazioni di freschezza e libertà che gli risveglia e che lui associa alle coste del Mediterraneo, alle esperienze che vi ha vissuto in momenti speciali della sua vita. «Amo molto l’italia. Sono stato in molte città e vado sulle Alpi a sciare. La Costiera Amalfitana è uno dei luoghi più belli che abbia mai visto, con la sua energia vibrante e le persone, così veraci», racconta. E poi aggiunge: «Sono appena stato al Sud, immerso nella natura, passando dai monti alle campagne siciliane. Ma il mio più grande amore restano le Eolie, con cui ho un legame particolare: è lì che io e mia moglie siamo stati in luna di miele e dove siamo tornati di recente con i bambini veleggiando tra le isole. La potenza e il frastuono delle eruzioni a Stromboli, la magia unica di Vulcano, ogni isola ha un’identità fortissima e ammaliante». Quindi, dai ricordi torna al profumo: «Trovo una forte connessione tra tutto questo e la fragranza di Acqua di Giò, iconica proprio per le sue note marine, capace di esplodere il ricordo dell’acqua del mediterraneo, del sapore insieme acquatico e minerale della salsedine che si posa sulla pelle e sui capelli dopo un bagno, capace di richiamare, al contempo, l’idea più terrosa di possenti scogliere», precisa. La sua connessione con il profumo a cui ora presta volto e corpo, però, non è solo emotiva. Ha come l’impressione che il loro incontro fosse
inevitabile. «Penso che il fato abbia voluto che proprio io venissi chiamato a rappresentarlo». Per certi versi anche lui appartiene al mare. Oltre al nuoto e alla vela ama infatti praticare anche attività come il wakeboard e lo sci d’acqua. E quando si parla di tuffi gli brillano gli occhi. Il focus qui è quanto sia stato bello e liberatorio dare il 100% di se stesso nel registrare il famoso lancio dalla scogliera di 5 metri che vediamo nella campagna pubblicitaria. Un campione olimpico di tuffi l’ha istruito sul come farlo al meglio. «Non è stato semplice», dice. È stata una sfida personale, perché ci sono volute molte riprese per arrivare al ciak perfetto. Quel tuffo doveva rispecchiare l’uomo Acqua di Giò, che, dopo essersi spogliato di tutte le sovrastrutture, inizia un’introspezione profonda, abbraccia il cambiamento e alla fine si lancia verso l’ignoto con sicurezza e consapevolezza. Taylorjohnson ha deciso di interpretarlo mettendosi in gioco in prima persona. «A questa nuova immagine di Acqua di Giò sono molto legato», ribadisce. «La sento mia, perché esprime una sensualità delicata, non legata solo a un corpo o alle bellissime immagini riprese da un superbo videomaker e compositore come Yoann Lemoine, o alle fotografie di Mario Sorrenti, stupende. La sensualità parte da dentro, dall’intimo, perché la sensibilità è un aspetto che non deve essere sottovalutato. Anche lo sguardo, attento ed emotivo, completa le caratteristiche dell’uomo icona di Acqua di Giò, deve rendere la consapevolezza del proprio Io e di quello che lo circonda», commenta. Ci tiene a sottolineare quanta affinità senta con gli ideali del brand e quanto sia felice di far parte del suo universo in un momento in cui fa un passo avanti verso l’attenzione alla natura e all’ambiente. Perché la connessione con la natura è un legame primordiale, atavico, che non deve mai smettere di esistere e fa sì che l’uomo possa vivere in sintonia con essa. Questo passo Armani Beauty lo sta facendo rendendo ricaricabile l’inimitabile boccetta del profumo, una novità che permette di renderla più sostenibile e meno impattante sull’ambiente, senza rinunciare all’eleganza del contenitore. Ma Aaron