Egitto, baci e abbracci dal Papa Regeni è ancora innominabile
Il portavoce di Al Sisi: non si è parlato del caso. Messa allo stadio del Cairo senza bagno di folla, fedeli scoraggiati da misure di sicurezza e minaccia di attentati
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meno di 15.000 alla Santa Messa celebrata da Papa Francesco nello stadio dell’Aeronautica. Smentite le previsioni della vigilia che volevano almeno il doppio dei fedeli presenti nell’impianto alla periferia est del Cairo, scelto, in alternativa a una grande sala, per consentire un maggiore afflusso.
Così come smentito dal portavoce del governo il dialogo a proposito del caso Regeni tra il pontefice e il presidente Abd el-Fattah al-Sisi nei due incontri privati. Fonti ufficiali hanno parlato di 30 mila fedeli sugli spalti, il numero dei cappellini confezionati. Cifra discutibile guardando le due curve e la gradinata di spalle al palco, desolatamente vuote. I cattolici egiziani si sono preparati a dovere, radunandosi nelle parrocchie di tutto il Paese prima dell’alba per arrivare in tempo allo stadio. Elevate le misure di sicurezza, con l’accesso all’impianto sportivo consentito solo ai possessori dell’invito. Assenti i fedeli al di fuori dell’Egitto, pochissimi hanno deciso di affrontare un viaggio ritenuto pericoloso. Il ter- ritorio non è sicuro, inutili le rassicurazioni del presidente al-Sisi e l’organizzazione militarizzata della visita di Bergoglio. I turisti da tempo hanno abdicato, preferendo alle Piramidi e alle crociere sul Nilo, mete a basso rischio.
IL CAOSdel sabato cairota ha subìto un ulteriore colpo a causa del trasferimento del Pontefice dall’ambasciata Vaticana di Zamalek all’impianto della difesa aerea. Dalle 8 chiuso al traffico il Ponte 6 Ottobre, arteria principale del Cairo, giornata di passione per gli automobilisti. Pochi i cittadini lungo il percorso del corteo papale, l’area attorno allo stadio è stata sigillata per tutta la mattinata. Alla fine Papa Francesco ha avuto la meglio. Oltre al rifiuto dell’auto blindata negli spostamenti al Cairo, nel giro sulla pista di atletica per salu- tare i fedeli è salito a bordo di un mezzo elettrico aperto. Rispetto a venerdì, all’incontro col presidente al-Sisi, in cui era apparso stanco, il volto tirato, ieri appena dentro lo stadio il sorriso di Francesco si è acceso. Segno del suo trovarsi a proprio agio tra la gente piuttosto che negli incontri ufficiali, tra parate e protocolli. La messa, officiata in latino, le letture in arabo, ha avuto il suo momento più alto nell’omelia di Papa Francesco. Di nuovo un riferimento ai diritti umani, ai carcerati, ad esempio, reclusi non solo nelle prigioni egiziane: “L’unico estremismo deve essere la carità - ha detto Bergoglio davanti ai fedeli, tra loro anche ortodossi e musulmani - bisogna evitare le tentazioni del lusso, dare una mano a chi soffre, ai poveri rafforzare il dialogo, l’incontro”.