Il Fatto Quotidiano

Kim fa cilecca, Trump twitta e il Giappone si preoccupa

- » GIAMPIERO GRAMAGLIA

Di Kim Jong- un, non c’è proprio da fidarsi: né per fare la pace, ché appena può sfida sia partner che rivali; né per fare la guerra, ché – for tunatament­e – i suoi missili fanno spesso cilecca. E così Trump, il suo arci-nemico, può evitare di rispondere alla provocazio­ne senza perderci la faccia. Il presidente, anzi, rilancia la palla alla Cina: “La Nord Corea manca di rispetto alla Cina e al suo presidente. Male!”, twitta. Una lusinga a Xi, ma anche un ammoniment­o: ‘Sei capace o no di farti ascoltare?”.

Il lancio di un nuovo missile balistico nord-coreano, probabilme­nte un Kn- 17 di medio raggio, tentato la notte tra venerdì e sabato, dalla base di Pukchang, è fallito, come era già avvenuto il 16 aprile. Gli Usa, che hanno in zona il sottomarin­o nucleare Michigan, non reagiscono, perché – spiegano – l’ordigno è esploso in volo a un’altezza di circa 40 km. “Non è mai stato una minaccia per gli Usa o per i nostri alleati”, afferma il comando del Pacifico. Anche se a Tokyo la metropolit­ana è rimasta ferma per 10 minuti, dalle 6.07 alle 6.17 del mattino, bloccando nei vagoni 13 mila passeggeri. È stata la prima volta che il servizio è stato interrotto per il lancio di un missile. Di solito accade solo in occasione di terremoti.

Il gesto di Kim offre lo spunto a Trump per rilanciare la polemica, quando incontra in Pennsylvan­ia i suoi elettori e proclama tra gli applausi che i suoi primi Cento Giorni alla Casa Bianca sono stati “il periodo di maggiore successo degli Stati Uniti”. L'Amministra­zione informa l’Onu, tramite il Segretario di Stato Tillerson, che “la minaccia nucleare nord-coreana è reale” e che “tutte le opzioni sono sul tavolo”. Washington, nell’immediato, potrebbe spingere per l’adozione di nuove sanzioni contro la Corea del Nord e, intanto, dà il via alle ennesime esercitazi­oni navali comuni con la Corea del Sud.

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